Papa Francesco: appello alla Federazione Russa, “ripristinare l’iniziativa del Mar Nero” affinché “il grano possa essere trasportato in sicurezza”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Non cessiamo di pregare per la martoriata Ucraina, dove la guerra distrugge tutto, anche il grano. Questo è una grave offesa a Dio, perché il grano è dono suo per sfamare l’umanità; e il grido di milioni di fratelli e sorelle che soffrono la fame sale fino al Cielo. Faccio appello ai miei fratelli, le autorità della Federazione Russa affinché sia ripristinata l’iniziativa del Mar Nero e il grano possa essere trasportato in sicurezza”. Lo ha detto il Papa dopo la recita dell’Angelus in Piazza San Pietro. Quindi ha ricordato la Giornata dell’amicizia e la Giornata contro la tratta di esseri umani che si celebrano oggi: “La prima promuove l’amicizia tra i popoli e le culture; la seconda combatte il crimine che fa delle persone una merce. La tratta è una realtà terribile, che riguarda troppe persone: bambini, donne, lavoratori…, tante persone sfruttate; tutti vivono in condizioni disumane e soffrono l’indifferenza e lo scarto da parte della società. C’è tanta tratta nel mondo, oggi. Dio benedica quanti si impegnano per lottare contro la tratta”. Prima di salutare, il Santo Padre ha citato il terzo anniversario dell’esplosione nel porto di Beirut che ricorre il 4 agosto: “Rinnovo la mia preghiera per le vittime e per le loro famiglie, che sono alla ricerca di verità e di giustizia, e auspico che la complessa crisi del Libano possa trovare una soluzione degna della storia e dei valori di quel popolo. Non dimentichiamo che il Libano è anche un messaggio”.

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