“Gioia, speranza e pace siano le coordinate del percorso”. Lo ha detto l’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, nell’omelia della messa che ha celebrato stamani, nella chiesa di Nostra Signora di Loreto, a Lisbona, con i pellegrini italiani, alla vigilia dell’apertura della 37ª Giornata mondiale della gioventù dal titolo “Si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). “Quanti giovani vediamo consumati dalla noia, dal sentimento che la vita è di troppo, senza gusto e significato, noia talvolta mascherata da una spensieratezza artificiale o da un’agitazione senza senso! Quanta violenza da parte di chi non sa più amare e ricerca il successo nell’approvazione o nel possesso degli altri! Come non pensare – ha aggiunto il presule -, ancora, ai tanti ragazzi che vengono mandati a uccidere nelle guerre e a quelli che muoiono nei viaggi intrapresi per conquistare un futuro più degno per sé e per i propri cari?”. L’arcivescovo ha quindi incoraggiato i giovani ad avere “la semplicità e il coraggio di vivere l’esodo verso l’Eterno, di scommettere la vita sull’incontro con Cristo, di andare verso i fratelli e le sorelle”. “Correte incontro ai vostri coetanei – è l’esortazione del presule – con la ricchezza della vostra speranza e partecipate con la creatività di cui siete capaci alla costruzione di un mondo nuovo e diverso, fatto di verità e d’amore, dove non si muoia più di fame e di odio, e dove tutti, senza distinzioni, possono camminare insieme verso una felicità non effimera ma reale e senza fine!”. Infine, l’invito a volgere lo sguardo a Maria, che “in questa chiesa veneriamo come Nostra Signora di Loreto”, e chiedere al Signore, per Sua intercessione, “il dono di quella buona fretta che dà senso e gioia al nostro cammino”.