Giovedì 6 luglio al Cottolengo di Torino si terrà la presentazione del nuovo studentato “C Studio” (Cottolengo Studio), realizzato e gestito dall’impresa sociale Providence House, nata nel 2017 su iniziativa della Piccola Casa della Divina Provvidenza. L’opera, i cui lavori stanno per essere ultimati, dal prossimo anno accademico 2023-2024 potrà accogliere 181 studenti.
L’incontro si terrà alle ore 17.30 all’ingresso dell’opera in via Ariosto 9. Interverranno don Carmine Arice, padre generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza, e fratel Luca Bianchini, presidente di Providence House. Tra le autorità, sono stati inviati Stefano Lo Russo, sindaco di Torino; Stefano Geuna, rettore dell’Università degli studi di Torino; Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino; don Luca Peyron, direttore della Pastorale universitaria della diocesi di Torino; i rappresentanti dell’Ente regionale per il diritto allo studio universitario (Edisu).
Providence House prese vita per la costruzione e la realizzazione di processi dell’abitare che hanno al centro la persona in relazione. In particolare, come prima opera, nel 2017 nacque il Social Housing “CiVivo15”, attivo in via Cottolengo 17.
“L’iniziativa di ‘C-Studio’ – sottolinea fratel Luca Bianchini, fratello cottolenghino – intende perseguire uno dei principali scopi sociali di Providence House, cioè l’accoglienza e l’accompagnamento dei giovani nel processo di formazione e di costruzione della propria identità professionale e umana, all’interno delle opportunità e delle sfide che emergono dall’attuale contesto culturale, lavorativo, sociale e politico. Siamo consapevoli che la formazione dei futuri professionisti debba avvenire in ampiezza e profondità, promuovendo una cultura in cui strutture e processi siano a servizio dell’uomo e non viceversa. Per questo motivo, una parte della proposta formativa dello studentato sarà incentrata sull’incontro con luoghi di scoperta e valorizzazione dell’umano. Questo obiettivo, secondo noi, può generare nei giovani una passione e un impegno nel proprio cammino di crescita che, nel tempo, si può rivelare più costruttivo e, vogliamo sperare, anche più intelligente di una logica unicamente orientata alla performance”.
“Il nuovo studentato – evidenzia don Carmine Arice – intende dare una risposta alla domanda degli studenti fuori sede in costante aumento, ma soprattutto mira ad accogliere questi giovani favorendo l’incontro con la realtà cottolenghina, certamente nel rispetto del percorso di ciascuno. Saranno, infatti, proposte, attività di volontariato, di servizio e di conoscenza della famiglia del Cottolengo, all’interno di un cammino di accompagnamento”.
L’opera accoglierà studenti universitari fuori sede provenienti dalle graduatorie del diritto allo studio, in difficoltà economiche e meritevoli. Il complesso consta di 181 posti letto suddivisi in 75 camere doppie, 17 camere singole e 7 mini alloggi da 14 posti. Sono disponibili 11 camere per studenti con disabilità. Nella struttura sono, inoltre, presenti 5 sale studio, 1 sala conferenze, 3 sale pasti e 1 palestra.