“Stiamo in pullman per una decina di ore (con necessaria apertura di qualche ‘corridoio umanitario’): la vita nello spazio disponibile è come un piccolo mondo: ci sono cose da raccontare, canzoni da riascoltare, panorami e città da guardare… La curiosità aumenta varcato il confine Italia-Francia”. Lo scrive mons. Andrea Turazzi, vescovo di San Marino-Montefeltro, nel suo primo report sul viaggio di avvicinamento a Lisbona per la Gmg con 60 giovani della diocesi.
Tempo per una preghiera, un rosario aperto sulla mondialità: “Ogni decina di Avemarie viene dedicata ad un continente, all’Europa in assetto di guerra, all’Africa così ricca e così depredata, all’Asia misteriosa e alla ribalta, all’America con le sue contraddizioni, all’Oceania, il continente nuovissimo.”
“Arriviamo alle 19 a St. Maximin tutto sommato in gran forma. Ci sgranchiamo gambe e spalle raggiungendo la parrocchia cattolica di St. Madeleine. Un gruppo di famiglie, insieme al parroco, ci accoglie festosamente e… subito a tavola: un buffet ricco di verdure fresche, cous cous e, inattesi, dieci gabare di ravioli. Capito a tavola con otto splendide ragazze vivaci e per niente stanche, nonostante le ore di viaggio”, racconta ancora il presule. A seguire un dopo cena culturale: “il privilegio della visita notturna alla basilica dedicata a Santa Maria Maddalena, un grandioso tempio in gotico-francese mozzafiato. Nella cripta – scrive Turazzi – possiamo fare una preghiera davanti alla reliquia della Santa, una discepola amata da Gesù e divenuta, come ci ricorda il monsignore che ci fa da guida, ‘apostola degli apostoli'”.
“Scende la notte su questa prima tappa di avvicinamento a Lisbona. Siamo ospiti nelle aule della parrocchia: non ci resta che ringraziare e… dormire”, la conclusione del report.