Terra Santa: Ordinari cattolici, “incomprensibile che Israele non identifichi e non arresti chi attacca i cristiani”

“Negli ultimi mesi, gli attacchi al clero cristiano, alle chiese e ai luoghi santi hanno destato l’ansia di molti nostri fedeli cristiani, in particolare a Gerusalemme e ad Haifa. Sputi, abusi verbali, a volte violenze fisiche, atti di vandalismo e graffiti sui muri sono per lo più perpetrati da ebrei religiosi estremisti. Purtroppo, come in passato, i responsabili dell’applicazione della legge e dell’ordine raramente identificano e arrestano gli autori di questi attacchi e ancora più raramente gli autori devono rendere conto delle loro azioni”. È la denuncia contenuta in un comunicato della Commissione Giustizia e pace dell’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts). Il riferimento è a numerosi fatti che si sono verificati negli ultimi mesi nella Città Santa, a Nazaret e più recentemente davanti al monastero Stella Maris, sul Monte Carmelo, ad Haifa che è stato preso di mira da religiosi ebrei che ne hanno invocato anche il possesso. Il rischio, secondo la Commissione Aocts, è che tali gesti possano dare adito ad altri gruppi più consistenti di estremisti ebrei di prendere il controllo del sito come già avvenuto a Nablus e a Hebron. “Lo Stato di Israele – denuncia la Commissione – dichiara ripetutamente di garantire a tutti i suoi cittadini la libertà di praticare la religione. Proclama anche di proteggere i suoi cittadini dalla criminalità, garantendo la legge e l’ordine. È incomprensibile che si possa permettere che queste manifestazioni di disprezzo continuino operate in maggior parte anche da giovani, anche minorenni”. La Commissione Aocts ringrazia quanti hanno espresso solidarietà e condanna di questi gesti: “Apprezziamo il lavoro delle persone e delle comunità tutte le religioni che cercano di combattere queste manifestazioni aggressive. Molti dicono che sono gesti di una piccola minoranza marginale; ribadiamo che rimanere in silenzio e rifiutarsi di agire incoraggia questa minoranza. La storia ci ha tristemente insegnato che quello che sembra il comportamento oltraggioso di una minoranza oggi può diventare la pratica accettata di una maggioranza domani, a meno che non venga denunciato immediatamente e fermato alla fonte”.

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