“Ci sentiamo solidali con tutti coloro che in questi giorni hanno affrontato disagi: le persone con una salute fragile, gli anziani, i senza fissa dimora e le famiglie rimaste prive di acqua e di energia elettrica. È il momento di essere vicini a quanti soffrono e di guardare al futuro con responsabilità maggiore, colmando le tante omissioni nella cura della città e del territorio”. È quanto si legge in un comunicato, diffuso oggi dall’ Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Catania, in seguito agli incendi che hanno colpito il territorio e provocato ingenti danni. L’arcidiocesi, pur ringraziando le Istituzioni, i Vigili del Fuoco, la Protezione civile, le forze dell’ordine, gli operatori sanitari e tutte le associazioni di volontariato impegnate nel campo, ricorda che “l’emergenza sociale in atto richiede uno sforzo straordinario e solidale e che nel futuro la prevenzione è d’obbligo, davanti a cambiamenti epocali”. L’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro, si legge nel testo, “si è incontrato con alcune realtà che si prendono cura in particolare degli anziani e dei senza fissa dimora. E ha costatato come questi organismi stiano operando sul territorio della nostra città, attraverso unità di strada, che seguono costantemente queste persone, le assistono e curano ed attuano periodici monitoraggi, offrendo così, in dialogo con gli enti pubblici, un servizio prezioso, silenzioso ed attento. Per questa ragione le Organizzazioni di volontariato e del Terzo settore non possono non essere coinvolte nell’analisi, nella progettazione e programmazione degli interventi di ordine sociale in risposta alle necessità, fra l’altro, dei senza fissa dimora”. Da qui il monito che “i problemi e le criticità sociali vanno affrontati non con strumenti straordinari e urgenti, ma con pianificazione di interventi e di iniziative in stretta collaborazione con le organizzazioni di volontariato e nell’ottica dell’amministrazione condivisa e partecipata”. L’ufficio di Pastorale sociale e del lavoro e gli organismi di volontariato si riuniranno ancora per valutare eventuali, ulteriori forme di coordinamento “per rendere più efficace il servizio ai poveri e per esaminare proposte e richieste da avanzare all’Amministrazione comunale”.