“Benedetto Croce, oltre ad essere stato uno dei massimi filosofi europei, ha costituito un esempio di coerenza morale e intellettuale. La sua battaglia per l’idealismo e lo storicismo, contrapposti al positivismo, resta un lascito filosofico fondamentale. Il suo richiamo a Machiavelli, Vico e Cuoco ci aiuta a ricostruire il percorso della nostra identità più vera, nella sua apertura e creatività profonde. Fa bene Pescasseroli a rivendicarne i natali e a valorizzarne la figura e l’opera con un premio affidato a personalità così prestigiose e autorevoli”.
Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che oggi a Pescasseroli (Aq) ha inaugurato la 18ª edizione del Premio nazionale di Cultura “Benedetto Croce”, insieme al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al senatore Guido Quintino Liris, al sindaco Giuseppe Sipari, al presidente del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Giovanni Cannata, al presidente della Giuria, Dacia Maraini, al coordinatore del Premio, Pasquale D’Alberto, alla professoressa Emma Giammattei e alla nipote del filosofo, Marta Herling,
All’iniziativa, istituita dal Comune nel 2006 e che si articola in una rassegna letteraria suddivisa in tre categorie: narrativa, saggistica e letteratura giornalistica, hanno partecipato numerosi sindaci del territorio. L’edizione 2023 è incentrata sulla storia, l’opera e il pensiero di Benedetto Croce e sul Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, di cui quest’anno ricorre il centenario dell’istituzione. Al termine della cerimonia il ministro, accompagnato dal presidente Marsilio, ha visitato Palazzo Sipari, casa natale di Benedetto Croce, e il Parco nazionale.