Sono oltre 84.300 le persone arrivate via mare in Italia da gennaio al 23 luglio, un incremento del 144% rispetto all’anno precedente. Di questi, il 66% è sbarcato a Lampedusa, a fronte del 48% nello stesso periodo dell’anno precedente. Oltre 8.700 sono minori stranieri non accompagnati. Al termine di una missione congiunta a Lampedusa, l’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, e l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, riconoscono “l’impegno ed i progressi significativi compiuti dalle autorità e gli sforzi della Croce rossa italiana per una gestione più efficace dell’hotspot, rilevando come il flusso migratorio via mare molto intenso stia rendendo necessari sforzi aggiuntivi di carattere logistico e operativo per evitare di mettere nuovamente a dura prova una gestione ordinata delle persone in arrivo”. “Il cambio di passo positivo avviato a inizio giugno sta rendendo ora necessario un impegno ulteriore per incrementare e velocizzare i trasferimenti verso strutture idonee su tutto il territorio nazionale – rilevano le due agenzie Onu -. Queste strutture vanno potenziate in numero e capacità al fine di decongestionare i centri in Sicilia e Calabria, per garantire un’accoglienza dignitosa a coloro che fuggono da situazioni di conflitto, persecuzione e povertà estrema, con una particolare attenzione alle persone con bisogni specifici e minori non accompagnati”.
Durante la visita, Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, e Nicola Dell’Arciprete, coordinatore Unicef della risposta migranti e rifugiati in Italia, hanno sottolineato “la necessità di risposte rapide e mirate per i minori non accompagnati e le altre persone vulnerabili che vengono accolti nell’hotspot, al fine di garantire il loro benessere e la loro sicurezza”. Unhcr e Unicef continuano a supportare con team dedicati le autorità italiane, in collaborazione con le agenzie nazionali ed europee e gli altri partner, per fornire informazioni ai nuovi arrivati, assicurare loro accesso al territorio e alle procedure di asilo, per una pronta individuazione e la tempestiva presa in carico dei minorenni e delle persone più vulnerabili presso servizi e cure specializzati.