Funerali giovane argentino: mons. Checchinato (Cosenza-Bisignano), “no a un deficit di speranza, il Signore ci prende per mano”

“Ci viene paura e sgomento a guardare questa bara, come se la speranza non avesse avuto esito, ma oggi Nicolas non ne ha più bisogno perché quella speranza si è trasformata in una esperienza di incontro totalizzante con Dio”. Lo ha detto ieri sera mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, celebrando a San Lucido (Ca) la messa esequiale di Esteban Nicolas Salvatierra, che ha perso la vita a 30 anni a causa di un’infezione. Salvatierra è uno dei circa 200 giovani argentini che avevano raggiunto la costa tirrenica cosentina per avviare le pratiche di cittadinanza italiana, un fenomeno presente da alcuni anni nelle località marittime bruzie, dove dimorano centinaia di sudamericani. “Nicolas era venuto qui con tanti sogni, con la speranza di una vita più compiuta – ha dichiarato mons. Checchinato -. E ora siamo noi, guardando la sua storia, a rischiare di avere un deficit di speranza, ma il Signore Gesù anche ora assume l’abito della compassione e ci prende per mano”. Partecipando ai familiari la propria vicinanza, il presule ha affermato “il dovere e la necessità del cuore di ricordare che il Vangelo ci invita a farci carico gli uni degli altri, nella gioia e nel dolore”. “Faccio mio – ha aggiunto mons. Checchinato – il dolore della famiglia, della più grande famiglia argentina e di migranti sudamericani, chiedendo il Signore di aiutare noi come ha aiutato Marta e Maria in occasione della morte di Lazzaro, come ha aiutato il papà di Giaira o la mamma che aveva perduto l’unico figlio. Il Signore oggi lo fa anche noi”.

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