“Leviamo riconoscenti al Signore il nostro grazie a tutti coloro che solerti samaritani ci hanno soccorso nelle nostre sofferenze e necessità, e ancora continuano a farlo, perché ancora molto rimane da fare per l’accoglienza di chi non ha più casa e per la ricostruzione”. Con queste parole, pronunciate a Crespino nei pressi del fiume Lamone, il vescovo di Faenza-Modigliana, mons. Mario Toso, domenica scorsa ha concluso la sua omelia per le celebrazioni commemorative del 79° anniversario dell’eccidio di Crespino e Fantino, nel ricordo delle 44 vittime civili.
“Un sentito ringraziamento a tutti i volontari che si sono spesi in questi mesi per affrontare l’alluvione. Grazie a loro, emerge dal fango e dalle frane quella comunità solidale, essenziale per superare le criticità ancora in atto. Le celebrazioni di Crespino sono state l’occasione per evidenziare, ancora una volta, quanto il nostro mondo ferito viva una serie di crisi interconnesse. Da quella climatica a quella legata alla guerra in Ucraina, solo un approccio sostenuto dall’ecologia integrale e dalla nonviolenza attiva e creatrice può fornire una risposta che non sia effimera, ma duratura e aperta al trascendente”, ricorda una nota diffusa oggi dalla diocesi di Faenza-Modigliana.
Al termine della sua omelia pronunciata sulla riva di quel fiume Lamone – che è stato protagonista, per incuria dell’uomo, di due terribili alluvioni per Faenza e altri Paesi della diocesi –, mons. Toso ha voluto dunque ringraziare tutti coloro che si sono mossi per aiutare gli alluvionati. “Molti volontari – ha ricordato il presule – sia faentini sia provenienti dalle Regioni italiane più lontane come la Sicilia, da altre diocesi, tramite le loro Caritas, le loro protezioni civili, ci hanno raggiunti con un’’inondazione di amore’, affinché nessuno dei colpiti dalla furia delle acque del Lamone e del Marzeno rimanesse da solo, senza solidarietà”. “Dalle sponde del Lamone, dunque, ove oggi ricordiamo il tragico eccidio di Crespino e di Fantino, con il cuore commosso dalla bontà di tanti fratelli e sorelle, giovani e adulti – ha affermato mons. Toso – ringraziamo tutti questi buoni samaritani. Nella mia vita di vescovo e di salesiano non potrò mai scordare i tanti giovani, gli ‘angeli del fango’, così li hanno battezzati, che a squadre si sono mobilitati per andare, più e più volte, giorno dopo giorno, verso le case sommerse e danneggiate. Mai e poi mai dimenticherò le persone costrette ad abbandonare la loro casa, accolte nei palazzetti dello sport con poche cose, con i loro animali domestici, anche loro scombussolati e frastornati. Grazie Signore, perché non ti sei scordato di noi, del tuo popolo prostrato”
Il vescovo Toso ha voluto inoltre ringraziare la Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese per l’importante sostegno economico messo in campo nell’affrontare l’emergenza alluvione.