“Un disastro avere un Patriarca che prima consacra la chiesa e poi benedice il missile che l’ha distrutta”. Risponde così, il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav Chevchuk, ai giovani che ieri gli chiedevano del bombardamento del centro di Odessa da parte di missili russi nella notte del 23 luglio che hanno purtroppo colpito e distrutto la cattedrale ortodossa della Trasfigurazione, legata ancora al Patriarcato di Mosca. Durante un incontro con i giovani a Leopoli – si legge in una nota pubblicata anche in inglese sul sito dell’Ugcc – S.B. Sviatoslav ha detto: “Penso che le persone che frequentavano quella cattedrale per pregare stiano piangendo oggi. E dobbiamo compatire con loro. Perché oggi un missile russo ha colpito non solo il santuario della loro chiesa. Li ha colpiti nel cuore”. “Non so se il criminale russo che ha premuto il pulsante si sia reso conto che questo missile avrebbe colpito la cattedrale della Trasfigurazione e non il porto di Odessa”, ha aggiunto l’arcivescovo maggiore. La Chiesa greco cattolica ricorda che la cattedrale della Trasfigurazione è la più grande chiesa ortodossa di Odessa e appartiene alla Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca. L’edificio storico della cattedrale fu distrutto sotto Stalin e nel 2005 fu ricostruito. Nel 2010 la cattedrale è stata consacrata dal Patriarca Kirill. Su patriarchia.ru, il Patriarcato di Mosca esclude ogni responsabilità russa. In una nota diffusa sul sito, si legge: “Secondo il ministero della Difesa della Federazione Russa, tenendo conto delle riprese video della cattedrale della Trasfigurazione pubblicate dai residenti locali, la causa più probabile della distruzione, è la caduta di un missile guidato antiaereo ucraino a seguito delle azioni degli operatori dei sistemi di difesa aerea che le forze armate ucraine collocano deliberatamente nelle aree residenziali degli insediamenti, inclusa la città di Odessa”.