Codice di Camaldoli: Mugnaini (Toscana Oggi), “ci sono tante pagine bianche da scrivere, tocca a tutti noi continuare e provare a farlo insieme”

“Velocemente devo ringraziare anch’io, permettetemi di ringraziare dom Matteo. Dom Matteo è stata la prima persona con cui ho parlato di quest’idea che è venuta più o meno un anno fa. Subito dopo devo ringraziare l’arcivescovo di Firenze, il card. Giuseppe Betori che non solo ha sposato l’idea ma mi ha dato anche la fiducia, ‘vai avanti e realizziamola’, mi ha detto, insieme all’arcivescovo, allora amministratore apostolico, Riccardo Fontana, al vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Andrea Migliavacca e a tutta la Conferenza episcopale toscana”. Sono le parole pronunciate ieri da Domenico Mugnaini, direttore di Toscana Oggi, nell’ultimo giorno del convegno “Il Codice di Camaldoli”, che si è tenuto al Monastero di Camaldoli (Ar), da venerdì 21 luglio a domenica 23 luglio. Promossa dalla Conferenza episcopale italiana, dalla Comunità di Camaldoli, dalla Conferenza episcopale toscana, da Camaldoli Cultura e da Toscana Oggi, l’iniziativa ha voluto celebrare – a ottant’anni dall’incontro del luglio 1943 – uno dei documenti più significativi del cattolicesimo italiano del Novecento, presentandone uno studio aggiornato e completo. “Ringrazio Vincenzo Corrado e Tiziano Torresi che con me hanno portato avanti l’iniziativa, con tante riunioni fatte online nelle ore più incredibili della giornata. Mi piace ringraziare la Conferenza episcopale italiana che ha sposato insieme alla Cet questa iniziativa che ora può sembrare difficile portare avanti. Io credo che non sia facile portarla avanti, migliorando, quello che è stato fatto in questi tre giorni, però la strada è aperta, è una strada sicuramente non facile. Però ci sono, ci è stato ricordato anche stamani, tante pagine bianche da scrivere: tocca a tutti noi continuare e provare a scriverle insieme”, ha concluso Mugnaini.

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