La Fism-Federazione italiana scuole materne – punto di riferimento nel Paese per circa 9.000 realtà educative frequentate da quasi mezzo milione di bambini – è di nuovo al Giffoni Film Festival, la cui edizione 2023 inizia oggi pomeriggio, per proseguire la sua campagna di sensibilizzazione a favore di una corretta alimentazione già dai primi anni di vita.
Alla 53ª edizione della kermesse che richiama in provincia di Salerno migliaia di “giffoner”, bambini e ragazzi – coinvolgendoli come giurati per i film in competizione, ma anche nei diversi eventi, concerti, laboratori, workshop, incontri con protagonisti della politica, cultura, economia, scienza… – Fism torna a partecipare “nella certezza di poter offrire il suo contributo in un ambito importante. Quello che riguarda la salute e l’educazione, la terra e il cibo, la crescita dei bambini e le relazioni nella comunità educante, in famiglia e non solo”. Argomenti in linea con il tema della nuova edizione “Indispensabili”: “Indispensabili per la crescita delle comunità e per lo sviluppo dei territori, per innescare il cambiamento, far circolare idee, alimentare emozioni, condividere valori”. La presenza della Fism a Giffoni, organizzata dall’“Area cultura & futuro” della Federazione in sintonia con la mission di un appuntamento che da anni esprime il suo potenziale di “factory culturale”, riconoscendo ai bambini e ai ragazzi la loro identità, vedrà nei prossimi giorni la proposta nell’apposito stand di diversi laboratori didattici sull’educazione alimentare. Questi avranno al centro anche prodotti locali, dai latticini alle verdure, dalle farine al miele, spiegati nelle loro caratteristiche e proprietà nutrizionali. I laboratori sono stati organizzati da un’équipe di lavoro coordinata dalla vicepresidente della Fism nazionale nonché presidente di Fism Campania, Rosaria De Filitto, insieme ad esperti del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, della Società italiana di nutrizione umana, di realtà imprenditoriali del territorio pronte a far conoscere l’esito dei loro investimenti nella ricerca scientifica e nell’innovazione nutrizionale, con possibili conseguenze a breve termine sulle abitudini alimentari di piccoli e grandi.