Una forte maggioranza dei cittadini europei (73%) ritiene che l’abuso sessuale dei minori online sia “un problema diffuso o molto diffuso”. È quanto emerge dall’ultima indagine Flash di Eurobarometro sulla protezione dei minori dagli abusi sessuali online pubblicata oggi dalla Commissione europea. Inoltre, il 92% delle persone consultate sostiene che “i bambini sono sempre più a rischio online. In termini di responsabilità di protezione, il 96% degli intervistati ha affermato che la capacità di individuare gli abusi sui minori è più importante o altrettanto importante del diritto alla privacy online”. Solo il 2% sostiene che “il diritto alla privacy online sia più importante della capacità di individuare gli abusi sui minori”. Il materiale pedopornografico online e i casi di “grooming” (manipolazione di bambini per abusi sessuali) “sono aumentati a un ritmo allarmante”. L’82% degli intervistati che i controlli dei genitori non sono sufficienti a tutelare i minori. Se la legislazione proposta nel maggio 2022 dalla Commissione Ue non verrà attuata entro agosto 2024, il regolamento provvisorio dell’Ue scadrà, “rendendo illegale anche l’individuazione volontaria dei contenuti criminali nei messaggi online”. Il 78% degli europei intervistati sostiene la proposta della Commissione per “contrastare gli abusi sessuali sui minori”. I cittadini Ue si dichiarano “a favore dell’individuazione di abusi sessuali su minori online in messaggi come e-mail e chat (87%) e in messaggi criptati end-to-end (83%)”.