“Esprimiamo profonda preoccupazione rispetto al drastico calo delle adozioni ormai scese a picco negli ultimi anni”: lo dichiara Adriano Bordignon, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari. Dai dati resi noti ieri dalla Cai-Commissione per le adozioni internazionali, risultano ancora in calo le adozioni concluse tra gennaio e giugno 2023. Il primo semestre vede 248 adozioni realizzate contro le 273 dello scorso anno e le prospettive per il secondo semestre non sono rosee.
“Sono molte le cause indicate per spiegare questo dramma, sicuramente la pandemia e la situazione politica internazionale hanno segnato, e continuano a farlo anche senza oggettivo motivo, la realizzazione delle adozioni. Prendendo atto di questo, il Forum auspica che comunque l’intero sistema venga valutato e reso efficace per assicurare ai bambini che aspettano negli istituti del mondo una famiglia, ma anche per realizzare il sogno di molte coppie e dare un relativo contributo alla natalità nel nostro Paese”, afferma Bordignon.
A fronte delle migliaia di famiglie in attesa, probabilmente anche delle migliaia di coppie che non affrontano il percorso adottivo a causa delle difficoltà, delle lungaggini (5 anni la durata media) e dei costi dell’iter, “si rende necessario un intervento a supporto a partire proprio dal contenimento dei tempi dell’iter per l’idoneità, che devono essere perentori, e dalla gratuità dell’adozione internazionale al pari di quella nazionale”.
Il presidente del Forum precisa: “Occorre ristabilire sul fronte estero un’intensa attività per il rinnovo degli accordi bilaterali e attivare presso le ambasciate un funzionario esperto che possa seguire con efficacia gli iter adottivi”.
“Il Forum auspica che i ministeri competenti colgano l’urgenza di intervenire perché l’adozione internazionale, fiore all’occhiello del nostro Paese per decenni grazie alla disponibilità all’accoglienza delle famiglie italiane, ritrovi vigore e prospettiva”, conclude Bordignon.