Si è tenuto nella mattinata di sabato 15 luglio, presso l’abbazia Santa Maria di Montevergine (in provincia di Avellino), l’incontro sinodale delle Confraternite irpine, nell’ambito del progetto giubilare “Camminando s’apre cammino” della Confederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia, ideato dal Coordinamento regionale della Campania.
L’evento ha visto la presenza di un numero considerevole di Confraternite della diocesi di Avellino e dell’arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, oltre alla presenza di una Confraternita della diocesi di Benevento, che sotto un sole cocente, nonostante i 1.270 metri di altezza, hanno atteso e accolto l’icona “Maria, Madre della Speranza e delle Confraternite” ricevendola dalle mani del Coordinamento regionale della Campania, alla presenza del delegato delle Confraternite della diocesi di Avellino, don Ranieri Picone, e del maestro Piero Casentini, autore dell’icona e del grande quadro posizionato sull’altare maggiore del Santuario di Montevergine.
L’icona, tra le variopinte divise delle confraternite, è stata portata a spalla in corteo fin dentro l’abbazia, dove hanno preso posto i tanti confratelli e consorelle.
Dopo la recita dell’ora media, il padre abate di Montevergine, dom Riccardo Guariglia, ha salutato le confraternite, per poi tenere una breve catechesi sul Giubileo straordinario per i 900 anni dalla fondazione dell’abbazia ad opera di San Guglielmo da Vercelli.
Subito dopo è intervenuto per i saluti Felice Grilletto, coordinatore regionale per la Campania della Confederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia, portando anche i saluti del presidente nazionale Rino Bisignano e della vice presidente per il Sud Lia Coniglio e illustrando nel dettaglio il progetto giubilare “Camminando s’apre cammino” inaugurato a Pompei lo scorso 3 giugno e che si concluderà a Roma in piazza San Pietro nel mese di maggio 2025 in occasione delle giornate dedicate alla pietà popolare.
A seguire don Ranieri Picone ha aperto i lavori dell’incontro sinodale con una breve prolusione e la lettura di sette quesiti, contenuti nel progetto, sui quali ha chiesto alle confraternite di riflettere e aprendo così un acceso dibattito tra i presenti, che ha visto emergere temi interessanti su progetti futuri e la necessità di far ricorso al ricambio generazionale, comune a tutte le Confraternite, per la sopravvivenza delle stesse.
La recita del santo rosario, animato dalle Confraternite, ha preceduto la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Arturo Aiello, vescovo di Avellino e assistente ecclesiastico regionale delle Confraternite. Il vescovo durante l’omelia ha incitato le Confraternite ad annunciare il Vangelo e ad essere artefici di opere di misericordia.
Al termine della celebrazione, l’icona è stata consegnata al coordinatore Felice Grilletto per condurla nell’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine di Nola, dove è stata ospitata in occasione delle celebrazioni della festa patronale il 16 e il 17 luglio, partecipando alla processione della Madonna del Carmine per le strade di Nola, incontrando gli ammalati in preghiera lungo il percorso.