Cammino sinodale: Cei, servono “nuove ministerialità” per i laici, “urgente un riconoscimento del ruolo delle donne”

Riconoscere la “ministerialità comune dei battezzati”, anche attraverso “nuove ministerialità”. E’ una delle richieste contenute nelle Linee-guida per la fase sapienziale del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, diffuse oggi.” I ministeri, ad ogni livello (ordinati, istituiti, di fatto), non sono funzioni puramente ‘intraecclesiali’, ma servizi ‘missionari’ aperti al mondo”, si fa notare nel testo, in cui si prone di “immaginare dei ministeri di ascolto, di accoglienza, di servizio caritativo, necessari soprattutto nelle metropoli dove maggiori sono le fatiche e i vuoti esistenziali. Ogni battezzato ha carismi che sono un dono per la comunità: vanno riconosciuti e tradotti in ruoli, compiti, ministeri”. “È urgente un riconoscimento reale del senso e del ruolo delle donne all’interno della Chiesa, già preponderante di fatto, ma spesso immerso in quella ufficiosità che non con sente un vero apprezzamento della sua dignità ministeriale”, l’appello della Cei, che precisa: “Non si tratta di estendere prerogative, ma di ripensare in radice il contributo femminile in rapporto al senso stesso della ministerialità e al profilo dell’autorità nella Chiesa. La questione delle donne rap presenta un banco di prova fondamentale per la Chiesa chiamata a fare i conti con acquisizioni culturali che ancora la disallineano dalla comune vita sociale. In quest’ottica, diventa importante individuare forme operative che esprimano chiaramente la piena valorizzazione femminile nella corresponsabilità ecclesiale”.

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