Acireale ha ospitato nei giorni scorsi i lavori del coordinamento mondiale dell’Istituto secolare Missionarie degli Infermi “Cristo Speranza”; alla riunione del consiglio generale hanno partecipato membri di nazionalità polacca, argentina e italiana. È stata anche l’occasione per ricordare la presenza silenziosa ad Acireale delle missionarie da oltre 50 anni, viene sottolineato in una nota della diocesi.
Gli Istituti secolari – viene ricordato – sono una modalità di consacrazione dove i laici si impegnano ad incarnare e testimoniare il Vangelo nel mondo, mediante i consigli evangelici di castità, povertà e “missione soprattutto tra chi soffre”. L’Istituto secolare Missionarie degli Infermi “Cristo Speranza” è nato nel cuore della Chiesa 87 anni fa per opera di una giovane donna sarda, Germana Sommaruga, oggi serva di Dio. Il 6 gennaio 1936, per ispirazione dello Spirito Santo, ha cominciato a radunare altre giovani con l’obiettivo di annunciare la Speranza del Risorto con il dono totale della loro vita, avendo come modello l’amore e la dedizione di san Camillo de Lellis per gli ultimi e gli infermi. La missione verso i sofferenti caratterizza l’Istituto e si concretizza nell’azione. La spiritualità e la “missione” dell’Istituto sono condivise anche dagli associati che non sono consacrati e collaborano nel loro stato di vita, presenti anche Comunità familiari.
L’Istituto è presente in vari Paesi: Italia, Francia, Germania, Polonia, Colombia, Perù, Argentina, Brasile, Cile, Burkina Faso, Camerun, Benin, Madagascar, Vietnam e Taiwan.
“Noi, siamo inserite nelle realtà locali, ecclesiali e civili – ha spiegato una consacrata di Acireale – per sensibilizzare e far crescere il valore della solidarietà. La nostra presenza di Speranza potrebbe sembrare di scarso rilievo. In realtà è come il lievito che fa fermentare ed il sale che dà sapore, anche senza essere visibili. Per questo scegliamo di rimanere anonimi nel mondo, luogo in cui il Regno di Dio misteriosamente cresce e si realizza nelle alterne vicende della storia. Lo Spirito Santo continua a manifestarsi con inesauribile vitalità e creatività, ispirando forme di vita sempre nuove ed originali”.