Visita in Ucraina di mons. Américo Manuel Alves Aguiar, vescovo ausiliare di Lisbona e presidente della Fondazione Gmg Lisbona 2023. È stato Papa Francesco a chiedere di “raggiungere con la Gmg tutti i giovani, ma specialmente quelli che vivono nelle periferie, che sono più lontani, i giovani che per varie ragioni non possono partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona”. Per questo motivo, mons. Alves Aguiar ha deciso di recarsi in questi giorni in Ucraina, insieme a due volontari, per incontrare i giovani che a causa della guerra non potranno uscire dal Paese e partecipare alla Gmg. Ad accompagnarlo in questa visita – che questa mattina ha anche fatto tappa a Bucha – c’è padre Roman Demush, vice capo dell’ufficio della pastorale giovanile della chiesa ucraina greco-cattolica. Al Sir racconta come sta andando questo viaggio e il significato che ha per i giovani ucraini. Il vescovo portoghese – che nel prossimo Concistoro, che si terrà il 30 settembre 2023, sarà creato cardinale – ha avuto nei giorni scorsi due incontri: sabato 15 luglio presso il santuario mariano di Zarvanytsia, con i giovani della Chiesa greco-cattolica e domenica 16 luglio, presso il Santuario ucraino della Madre di Dio a Berdychev con i giovani della Chiesa cattolica latina. All’incontro di Zarvanytsia al qual quale hanno partecipato anche i vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina e il nunzio apostolico in Ucraina, mons. Alves Aguiar ha esortato i giovani ucraini a non avere paura di sognare. “Miei cari giovani amici ucraini, non abbiate paura di sognare!”, ha detto. “Sono venuto dal Portogallo con la Madonna di Fatima nel cuore”. “Lasciamo nel suo cuore di Madre le nostre gioie e i nostri dolori, i nostri sorrisi e le nostre lacrime. Sono venuto qui per pregare con voi, per voi e per tutti coloro che ora stanno eroicamente difendendo il loro Paese. I giovani di Lisbona vi aspettano e vi accoglieranno a braccia aperte. E quelli che non possono venire o sono già in paradiso, li porterò a Lisbona nel mio cuore”. Subito dopo, hanno preso la parola i giovani ucraini. “Oggi i nostri cuori sono pieni di rabbia e di odio verso coloro che hanno distrutto la nostra pace”, hanno confidato i giovani con grande sincerità al capo del Comitato organizzativo della Gmg. “Il perdono è un dono. Abbiamo bisogno di una riconciliazione interiore per perdonare coloro che sono venuti sulla nostra terra a ucciderci. Sono centinaia di migliaia i giovani che quest’anno non possono partecipare alla Gmg. Stanno difendendo in prima linea il nostro Paese e la vostra libertà. Ragazzi e ragazze che stanno dando la vita con amore per il prossimo. Grazie per essere venuti qui ad abbracciarci. Aiutateci a sconfiggere il nemico che ci sta rubando la giovinezza. Il nostro giovane cuore sanguina”. Prima dell’incontro con i giovani, il vescovo portoghese ha assistito a Leopoli al funerale di un giovane soldato ed ha anche incontrato alcuni familiari di giovani soldati caduti sul fronte. “Alla Gmg di Lisbona – fa sapere padre Demush – ci saremo con più di 500 giovani ucraini. La nostra speranza è che questi giorni siano per ciascuno di loro un’oasi di pace spirituale, un luogo che guarisca i loro cuori”.