Una mattinata di scambio e confronto tra i 52 giovani volontari che hanno deciso di svolgere il servizio civile universale in una delle cooperative aderenti a Confcooperative Toscana (41) e nel Consorzio Zenit-Salesiani per il sociale aps (11), a un mese dall’inizio del loro percorso che durerà un anno. Questo il senso di “Stories di servizio civile”, ospitato oggi a Casa Caciolle a Firenze.
I 41 ragazzi che hanno scelto i progetti di Confcooperative Toscana, viene spiegato in una nota, sono impiegati in attività rivolte all’infanzia, ad anziani, disabili e minori in condizione di disagio e per la promozione culturale, nonché ai servizi della Misericordia di Firenze. Nello specifico, per il programma “Quasi Amici”, in co-programmazione proprio con il Consorzio Zenit – sede locale dei Salesiani per il Sociale aps, le esperienze sono con “Anziani in salute 2022” per la terza età in condizione di disagio, “Abilità condivise 2022” nel settore disabilità, “L’intervento della Misericordia 2022” per il trasporto sociale, sanitario ordinario e d’emergenza (Misericordia di Firenze), servizi degli Ambulatori della Misericordia di Firenze. Per il programma “La Gabbianella e il Gatto”, sempre in co-programmazione con il Consorzio Zenit – sede locale dei Salesiani per il sociale Aps, invece, “Crescere insieme 2022 destinato ai minori in condizione di disagio”, “Giovani insieme 2022” per la promozione culturale per minori e giovani, “Piccole storie 2022” in nidi e servizi per l’infanzia”. Gli 11 giovani che invece fanno servizio civile al Consorzio Zenit partecipano ai progetti “Il circolo dei sempreverdi 2.0” per animazione culturale con anziani e “Inventori di sogni” per i minori in condizione di disagio.
Intervenuta all’evento con Augusto Borsi, responsabile della sede territoriale Scu Consorzio Zenit-Salesiani per il sociale, Claudia Fiaschi presidente Confcooperative Toscana, ha sottolineato che “il servizio civile è una grande opportunità formativa e di crescita personale, un’esperienza di servizio per il benessere della propria comunità che avvicina i giovani al mondo della cooperazione e anche al mondo del lavoro”. “Momenti di confronto e riflessione sulle esperienze ma anche sui valori che fondano questa esperienza – ha commentato – sono importanti, sia per i ragazzi, appena entrati in questo percorso, sia per gli operatori che hanno la responsabilità di guidarli”. Nel corso della mattinata hanno portato la propria testimonianza Maria Lucia Palazzo e Carolina Pippucci, rispettivamente vicepresidente e referente della comunità terapeutica “Una Casa a Montughi”, della cooperativa sociale Rifredi Insieme.