Nel prossimo mese di settembre le tre comunità educativo-pastorali, che operano a Cagliari, saranno un’unica comunità religiosa a servizio dei giovani del territorio, con il compito di animare le tre case salesiane. A parlarne è il settimanale diocesano di Cagliari,
Così la casa di Cagliari “Don Bosco” continuerà ad essere al servizio dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, con la scuola e con un’attenzione al mondo della cultura e della formazione; la casa “San Paolo”, in piazza Giovanni XXIII, resta a servizio dei bambini e dei ragazzi con l’oratorio-centro giovanile e la parrocchia San Paolo, che curano l’evangelizzazione e l’associazionismo giovanile; la casa di Selargius “San Domenico Savio” è a servizio dei giovani con il Centro di formazione professionale e l’attenzione al mondo del lavoro.
Da 110 anni i salesiani sono in città: nell’ottobre 1913 venne inaugurato il primo anno scolastico nell’allora via degli Orti, oggi via sant’Ignazio da Laconi. Da allora, generazioni di ragazzi si sono alternati sui banchi della scuola media e dei licei e dagli anni Novanta anche nella scuola dell’infanzia e scuola primaria “Infanzia Lieta”. Nel 1955 fu eretta la parrocchia San Paolo, nel quartiere popoloso e popolare di Fonsarda, che si caratterizzò fin da subito per il suo oratorio e centro giovanile, le attività sportive anche di altissimo livello. Ancora oggi quell’oratorio e quegli spazi sono riferimento per tanti.
Ultimo in ordine di tempo il grande Centro di formazione professionale a Selargius eretto nel 1967, nel quale si è formata un’enormità di tecnici specializzati in vari settori del mondo del lavoro, in particolare meccanici d’auto, frigoristi, saldatori, elettricisti.
Quella della città metropolitana di Cagliari sarà dunque un’unica comunità di religiosi, guidata da don Angelo Santorsola, chiamato a questa bella sfida a partire dal 1° settembre. Come responsabile diretto nell’ambito della scuola arriverà il genovese don Francesco De Ruvo, mentre don Marco Deflorio proseguirà come parroco della parrocchia San Paolo. La nuova unica comunità salesiana sarà intitolata a “Nostra Signora di Bonaria”, composta da circa 20 religiosi, alcuni più anziani, altri più giovani, alcuni ancora in formazione iniziale, altri molto conosciuti in città, perché si sono spesi per tanti anni nella scuola come nell’oratorio.
Don Stefano Aspettati, superiore dei Salesiani dell’Italia Centrale parla di una sfida per i religiosi, ma anche una splendida occasione per rinforzare il carisma salesiano a Cagliari, assieme a tanti laici e giovani e alla Famiglia Salesiana.