Diocesi: Cerreto Sannita, martedì 18 luglio a Sant’Agata de’ Goti verranno inaugurati i due percorsi turistici del Museo itinerante dei luoghi alfonsiani

(Foto: diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti)

Martedì 18 luglio, alle ore 19 presso l’episcopio di Sant’Agata de’ Goti, verranno inaugurati i due percorsi turistici del Museo itinerante dei luoghi alfonsiani (Mila), con la riapertura al pubblico dei luoghi vissuti dal vescovo Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Alcuni dettagli sono stati rivelati nel corso di una conferenza stampa di presentazione dell’evento, moderato dal direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, don Saverio Goglia, e si snoderanno, l’uno attraverso la vita, i luoghi vissuti e le opere del vescovo santo, l’altro immersi in una passeggiata tra le bellezze del borgo alfonsiano Si pensi, per esempio, alla chiesa di San Menna, a quella dell’Annunziata, al cunicolo seicentesco, al salone degli stemmi e alla stanza privata di S. Alfonso nell’episcopio, alla cattedrale con la cripta e alla seicentesca chiesa del Carmine, che oggi ospita il Museo diocesano. Due percorsi di contemplazione e uno spaccato di sontuosa bellezza, proprio attraverso i luoghi in cui ha vissuto e operato Sant’Alfonso Maria de Liguori, tra meraviglie architettoniche e opere d’arte. “Abbiamo un territorio – ha detto il vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, mons. Giuseppe Mazzafaro – che ha molto da dire e da farci riscoprire e valorizzare. Abbiamo delle ricchezze incredibili rimaste nascoste. Vogliamo essere al servizio di questo territorio, mettendo in campo tutte le migliori energie e competenze per farlo parlare ed emergere in tutta la sua bellezza”.
I due itinerari di questo progetto Mila di recupero di uno scrigno di arte, fede e cultura, finanziato con risorse a valere sul programma “Cultura Crea 2.0” di Invitalia e reso possibile anche dal paziente e minuzioso lavoro della società di consulenza direzionale sulle strategie di sviluppo Sef Consulting e dell’agenzia di comunicazione Arcadia srl, hanno una durata diversa l’uno dall’altro e colgono punti interesse storico-religioso-culturale.
“Oltre a ringraziare, come sempre – esordisce il presidente della cooperativa iCare don Matteo Prodi, esprimendo soddisfazione per la partenza di questa nuova progettualità –m il precedente vescovo di questa diocesi, mons. Mimmo Battaglia, per aver favorito e spronato la nascita stessa di iCare e il presidente che mi ha preceduto, don Giuseppe Campagnuolo, per aver intuito con il suo cda di allora le tante possibilità che offre un progetto come questo del Mila, va anzitutto osservato che tra i bisogni più profondi della nostra società (ascoltare, attraversare e risolvere i quali, ci può rendere una comunità più coesa) ci sono proprio la valorizzazione delle tante bellezze esistenti e preziosi (e certamente la figura meravigliosa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, faro luminoso della teologia morale, è una di queste) e la ferita della mancanza di lavoro. Il progetto del Mila mette insieme questi due bisogni: valorizza un tesoro molto nobile come i luoghi alfonsiani e aiuta a creare un po’ di lavoro, e a generare speranza”.
Infine è stato presentato anche il sito web luoghialfonsiani.it dal quale è già possibile prenotare i due percorsi culturali proposti.

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