Diocesi: Sessa Aurunca, dopo 70 anni di impegno spirituale, pastorale, assistenziale le Suore di Gesù Redentore lasciano Mondragone

(Foto: padre Antonio Rungi)

Dopo 70 anni di impegno spirituale, pastorale, assistenziale le Suore di Gesù Redentore (ex Patrocinio San Giuseppe), fondate dalla serva di Dio madre Victorine Le Dieu, lasciano la Casa della Stella Maris, situata nei pressi del lungo mare nord di Mondragone, nella diocesi di Sessa Aurunca. Dopo il saluto della città, avuto domenica scorsa nella basilica minore della Madonna Incaldana, le Suore saranno salutate con una celebrazione eucaristica nella loro struttura della Stella Maris, domenica 16 luglio 2023, alle ore 20, in occasione della festa della Madonna La casa religiosa, con annessa chiesa e oratorio pubblico, è nella giurisdizione della parrocchia San Giuseppe Artigiano, istituita nel 1964 da mons. Vittorio Maria Costantini nella chiesa dei Passionisti sulla Statale Domiziana. Le Suore hanno sempre collaborato con la parrocchia e le altre parrocchie cittadine, prestandosi nel servizio di catechesi, animazione liturgica, visita agli ammalati e Caritas.
La decisione assunta dal Capitolo generale delle Suore di Gesù Redentore a Roma è stata attuata per mancanza di personale e di risorse. Come altri istituti femminili e maschili, anche le Suore di Gesù Redentore stanno attuando un forte ridimensionamento di presenze e di chiusure di case.
L’importanza assunta da questa casa religiosa della Stella Maris di Mondragone nel quadro generale del carisma specifico dell’Istituto è stata quella di assicurare per 60 anni l’accoglienza dei bambini orfani, bisognosi, abbandonati o in disagio sociale della Regione Campania e di altre Regioni d’Italia.
Già il Convitto femminile di Via Amedeo in Mondragone era stato chiuso negli anni novanta e la struttura prelevata dalla diocesi di Sessa Aurunca. Rimase la Stella Maris che nell’ultimo trentennio è stata finalizzata a mantenere vivo il carisma della fondatrice, che è “Adorazione, riparazione e riconciliazione”.
Le tre suore superstiti di un lungo e travagliato iter per la chiusura, suor Maria Paola, suor Rosa e suor Monica, in obbedienza alle decisioni delle superiori maggiori hanno accettato il trasferimento nella vicina comunità di Napoli. La struttura venduta ad un privato sarà destinata a centro di assistenza sanitaria e riabilitativa sul territorio di Mondragone, che necessita di tali servizi.
Con la partenza delle Suore della Stella Maris, la diocesi di Sessa Aurunca perde definitivamente la presenza di questa Congregazione sul suo territorio, che ha segnato la storia della città di Mondragone e anche di altre città e diocesi campane.

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