Azioni varie da parte delle istituzioni cattoliche austriache nella lotta al caldo opprimente che sta colpendo tutto lo Stato, creando disagi notevoli alle fasce più disagiate della popolazione: senzatetto, anziani, famiglie monogenitoriali e con problemi di disoccupazione. La Caritas ha rilanciato il progetto “Oasi climatiche”, istituito all’inizio dell’estate 2020 per reagire alle crescenti ondate di caldo e alla crescente povertà e solitudine causate dalla pandemia. Nell’estate del 2022, 19 oasi climatiche hanno contato più di 8.600 visite. Nel 2023 le squadre di lavoro di strada dell’organizzazione umanitaria sono in giro distribuendo acqua, creme solari e cappelli per prevenire la disidratazione e i danni causati dal calore. Il progetto “Oasi climatiche” offre alle persone la possibilità di rinfrescarsi, ma anche cibo e compagnia. La campagna sociale estiva propone anche luoghi contro la solitudine, ha spiegato sul proprio sito la Caritas viennese. Le parrocchie e le diocesi tengono aperte le chiese e i chiostri conventuali per dare refrigerio e assistenza. Le parrocchie di Vienna e della Bassa Austria aprono i loro giardini e cortili fino a settembre per “Ritiri estivi nell’orto parrocchiale”.
Chiese aperte e fresche danno sollievo a chi soffre il caldo, soprattutto quelle più antiche, in pietra, dove il microclima è costante. La cattedrale più fredda dell’Austria è attualmente in Carinzia, a Gurk: la temperatura media è di 10-15 gradi, anche con il caldo attuale, e fa ancora più freddo nella sua cripta, con una media di 5-10 gradi. Fa fresco nella collegiata di Heiligenkreuz e nella chiesa di Hohenruppersdorf – entrambe si trovano nell’arcidiocesi di Vienna – dove si misurano 19 gradi. Fa ancora più fresco nella diocesi di St. Pölten, dove attualmente ci sono 16 gradi rinfrescanti nella chiesa collegiata di Lilienfeld.