Il Parlamento europeo, approvando la propria posizione negoziale sulla legge per il ripristino della natura, propone che la normativa “si applichi solo una volta che la Commissione avrà fornito dati sulle condizioni necessarie per garantire la sicurezza alimentare a lungo termine e dopo che i Paesi dell’Ue avranno quantificato le aree da ripristinare per raggiungere gli obiettivi per ogni tipo di habitat”. Il Parlamento vuole anche introdurre la possibilità di rinviare gli obiettivi di ripristino in caso di conseguenze socioeconomiche eccezionali. Entro 12 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, la Commissione dovrà valutare l’eventuale divario tra le esigenze finanziarie del ripristino e i finanziamenti Ue disponibili e “studiare soluzioni per colmare tale divario”. Il relatore César Luena ha dichiarato: “La legge sul ripristino della natura è un elemento essenziale del Green Deal europeo e segue le raccomandazioni e i pareri scientifici che sottolineano la necessita di ripristinare gli ecosistemi europei. Gli agricoltori e i pescatori ne beneficeranno e verrà garantita una terra abitabile alle generazioni future. La posizione adottata oggi invia un messaggio chiaro. Ora dobbiamo continuare a lavorare bene, difendere la nostra posizione durante i negoziati con i Paesi Ue e raggiungere un accordo prima della fine del mandato di questo Parlamento”. Secondo i dati proposti al Parlamento, “oltre l’80% degli habitat europei è in cattive condizioni”. Il Parlamento è ora pronto ad avviare i negoziati con il Consiglio Ue sul testo definitivo della legge.