“La Bibbia è un patrimonio, una biblioteca, un mondo che attende di essere esplorato sotto vari profili”. A dirlo è don Dionisio Candido, docente di Esegesi dell’Antico Testamento alla facoltà di Teologia dell’Università di Salisburgo e dell’Istituto superiore di scienze religiose San Metodio di Siracusa, responsabile del settore dell’apostolato biblico della Cei, a margine dei lavori della Annual conference dell’European association of biblical studies (Eabs), in corso a Siracusa fino al 13 luglio. All’evento internazionale partecipano relatori di fedi religiose differenti anche se l’organizzazione è aconfessionale. “I docenti – spiega Candido – si confrontano alla pari. La discussione non avviene a livello confessionale ma di studio e ricerca nelle scienze umane. Non tutti sono credenti, ma la scienza fornisce ragioni alle fedi. C’è un dialogo accademico in atto ad ogni livello, a prescindere dai punti di partenza”. Alla donna e all’uomo di oggi, secondo il docente, la Bibbia ha ancora tanto da dire. “È lo specchio dell’umanità, riflette in modo limpido quello che è l’uomo. È l’uomo alla ricerca di Dio e Dio alla ricerca dell’uomo. In questo senso c’è qualcosa di assolutamente straordinario. È un libro fatto per chi guarda oltre se stesso e la direzione orizzontale. Mostra anche i limiti dell’umanità: non è la descrizione degli ideali morali che abbiamo in testa, non sono tutti sinceri, ci sono molti bugiardi, o non sono tutti pacifici, spesso si fanno la guerra. In questo senso, la Bibbia riflette l’uomo per quello che è. Mostra quindi ancora oggi all’uomo le dinamiche interiori”. Oltre alle relazioni sui temi dell’antisemitismo, il programma della conferenza prevede sessioni dedicate alla ricerca biblica in Ucraina. “L’Associazione – conclude – sta dando sostegno ai ricercatori di quella terra messi in difficoltà dalla guerra. C’è quindi un tentativo di essere sensibili ai dolori del mondo”.