Studiare cambiamenti climatici e sostenibilità; biodiversità; destino ambientale e alimentazione sostenibile; metagenomica, antibioticoresistenza; ingegneria biomedica, informatica e robotica per lo sviluppo di attività di ricerca, innovazione e formazione nel settore delle relazioni tra ambiente e salute seguendo un approccio “One Health”, attraendo giovani talenti attraverso la collaborazione all’attività didattica, lo sviluppo di percorsi di alta formazione e il supporto alle borse di dottorato: questi gli obiettivi del protocollo d’intesa stipulato tra Ispra-Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e l’Università Campus Bio-Medico di Roma (Ucbm), della durata di 3 anni.
Alla firma erano presenti Eugenio Guglielmelli, rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, l’amministratore delegato e direttore generale dell’Ucbm Andrea Rossi, il presidente di Ispra Stefano Laporta e il direttore generale di Ispra Maria Siclari.
Ucbm è un’università non statale, che comprende le Facoltà dipartimentali di Scienze e Tecnologie per lo sviluppo sostenibile e One Health, di Ingegneria e di Medicina e Chirurgia, con 53 Unità di ricerca, che svolgono attività di ricerca di base e applicata nell’ambito delle scienze della vita, ingegneria, scienze dell’alimentazione, sviluppo sostenibile e one-health, life cycle assessment, green and circular economy, bioeconomia. Offre strutture didattiche, di ricerca e innovazione all’avanguardia collegate con la Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico e all’interno della Riserva naturale regionale di Decima Malafede per una formazione integrata del professionista e della persona.
Ispra, oltre alle attività proprie del suo mandato in materia ambientale, promuove e sostiene una strategia globale per la salute, l’ambiente e i cambiamenti climatici, anche attraverso lo studio ed il monitoraggio di fattori esterni legati all’insorgenza di malattie.
Missione congiunta di Ispra e Ucbm è “la promozione dell’interdisciplinarietà nella ricerca e nella formazione, con particolare riferimento agli ambiti che concorrono alla tutela dell’ambiente e della salute umana”. Con questo protocollo, “intendono contribuire ad assicurare ambienti sempre più sicuri e accessibili secondo principi di equità e di sostenibilità, perseguendo come fine ultimo il bene del cittadino, di tutti gli esseri viventi e dell’ambiente”.