Ucraina: Save the Children, “le parti in conflitto pongano fine all’uso delle bombe a grappolo che hanno un impatto devastante sui bambini”

Save the Children ribadisce il suo appello affinché tutte le parti in conflitto pongano fine all’uso delle munizioni a grappolo, dopo che l’annuncio di venerdì degli aiuti militari statunitensi all’Ucraina ha riportato l’attenzione su queste armi esplosive.
“Save the Children chiede da tempo alle parti in guerra di porre fine all’uso delle munizioni a grappolo nel conflitto in Ucraina e in tutto il mondo”, ha dichiarato Christy Gleason, vicepresidente di Policy, Advocacy e campagne di Save the Children Us. “I bambini ucraini soffrono da tempo dell’impatto diretto e indiretto di queste armi – ha aggiunto -. Per alcuni, ciò significa che non possono andare a scuola o dal medico perché le strutture sono danneggiate o perché il viaggio richiede l’attraversamento di terreni contaminati da proiettili sparsi. Per altri bambini, le munizioni a grappolo significano lesioni o addirittura la morte. Queste armi diffondono i proiettili in modo indiscriminato su vaste aree, per cui i civili e le infrastrutture sono facilmente colpiti. Le bombe stesse spesso non esplodono, disseminando le comunità di ordigni inesplosi. Molti bambini vengono uccisi o feriti quando raccolgono innocentemente gli oggetti spinti dalla curiosità. Inoltre, i loro piccoli corpi sono più sensibili alle ferite da esplosione rispetto a quelli degli adulti”. “Le bambine, i bambini e le famiglie soffrono per la continua e crescente minaccia di far esplodere accidentalmente un ordigno”, ha concluso Gleason: “Save the Children continua a chiedere a tutte le nazioni di adottare la Convenzione sulle munizioni a grappolo. I bambini hanno bisogno che il mondo si unisca per comprendere i pericoli che queste armi comportano, per porre fine al loro uso e per eliminare queste armi ovunque esse esistano”.

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