“Oltre a sostenere con impegno la scuola pubblica, in questo anno scolastico il Governo ha stanziato 20 milioni di euro in più a favore delle paritarie. A partire da settembre le risorse aggiuntive saranno 100 milioni, su un totale di oltre 600. Molte di queste risorse saranno destinate agli alunni con disabilità. Credo fermamente alla collaborazione fra scuola statale e scuola paritaria e mi sono battuto con la Commissione Ue affinché fosse possibile destinare le risorse del Pnrr anche alle paritarie”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel corso del convegno “La scuola un cantiere sempre aperto sul futuro”, evento promosso dalle conferenze Usmi e Cism, a Bari.
“Si tratta di dichiarazioni che segnano una svolta e che premiano l’impegno delle conferenze Usmi e Cism che, dal 2020, si sono impegnate affinché venissero riconosciuti, in modo progressivo, la libertà di scelta educativa dei genitori e il diritto di apprendere degli studenti, senza alcuna discriminazione economica soprattutto per gli allievi disabili”, si legge in una nota diffusa oggi da Usmi e Cism, che “plaudono a queste affermazioni, enormi passi in avanti sul cammino della civiltà, nell’auspicio che esse siano un punto di partenza di un cammino che impedisca la chiusura delle scuole paritarie il cui numero va drammaticamente diminuendo, soprattutto nel Mezzogiorno”.
Ricordando anche le parole del ministro a un incontro a Milano “A cosa serve la scuola?”, organizzato dal network di associazioni “Sui tetti” su “un emendamento a un prossimo decreto legge, per far sì che i 36 mesi di insegnamento in una scuola non statale siano equivalenti a quelli nella scuola statale”, Usmi e Cism osservano: “Anche gli insegnanti precari delle paritarie, quindi, con almeno 36 mesi di servizio, potranno partecipare al concorso riservato che sarà bandito, pare prima dell’estate, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, per l’assunzione di circa 35mila docenti. Un primo passo che restituisce dignità ai docenti delle scuole paritarie”. Ora, proseguono le due conferenze, “tocca a noi con maggiore fiducia proseguire questo impegno, puntando alla Legge di Bilancio 2023, affinché essa sia coraggiosa, come la Legge di Bilancio 2022 che ha visto stabilizzare i contributi a favore degli studenti disabili che sono passati da 1.600 euro annui a 7.000 euro annui. Ci auguriamo che la Legge di Bilancio 2023 riconosca, forte di un’ampia trasversalità politica, nel Governo e nel Parlamento, un aiuto alle famiglie che scelgono le scuole paritarie pari al 70% del costo medio studente”. Usmi e Cism concludono: “Dobbiamo credere in questo, dobbiamo favorire questo risultato, per scongiurare il monopolio educativo, un rischio sempre più reale, soprattutto nel Mezzogiorno che ormai conta solo il 4%-7% della presenza delle scuole paritarie”.