Cinema: Roma, la rassegna “S-cambiamo il mondo” racconta l’altro e i diritti

A Villa Borghese, a Roma, il prossimo fine settimana, la Casa del Cinema rinnovata inaugura la sua nuova stagione, e prenderà parte alla rassegna dal titolo S-cambiamo il mondo – Per i diritti di tutti. L’iniziativa è un appuntamento fisso, al sesto anno, sostenuta dalla Fondazione Migrantes e patrocinata dalla Regione Lazio, da Amnesty International e dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati tra gli altri. La organizza Dun Onlus, associazione nata nel 2015 per offrire supporto psicologico a chi migra in Italia, che da allora coltiva il dialogo interculturale, anche attraverso l’arte e il cinema in modo particolare.
Il programma di quest’anno, curato dalla fondatrice e presidente di Dun, la psicologa e psichiatra Barbara Massimilla, avrà al centro due concetti: la relazione e la vita, declinati nelle molte forme dello scambio interpersonale e della lotta per il diritto ad esistere, dell’individuo o di un popolo intero. Il messaggio passerà da tanti linguaggi diversi, quante sono le opere scelte, tutte accomunate da uno sguardo attento sul presente: dall’esperimento del cortometraggio Intrecci, della stessa Massimilla, a Nezouh di Soudade Kaadan, una fiaba di guerra ambientata in Siria; dalla cronaca commovente dei fratelli Dardenne in Tori e Lokita, storia di due bambini alle prese con la legge dell’immigrazione, alla viva voce di chi ha camminato la rotta balcanica, nel docufilm “Trieste è bella di notte” di Calore, Collizzolli e Segre; e ancora, da una parte all’altra del mondo, Argentina 1985 di Santiago Mitre e Leila e i suoi fratelli di Saeed Roustayi. Le riflessioni saranno affidate agli incontri, tra una proiezione e l’altra: interverranno, tra i molti, mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, Riccardo Noury di Amnesty International, le attiviste Ziba Gul, afghana, e Zahra Tawfiq, iraniana. Le due giornate – sabato 10 e domenica 11 giugno, dalle 15 in poi, con ingresso libero – saranno arricchite dall’esposizione delle creazioni dei laboratori di DUN, frutto dell’incontro tra culture che l’associazione mette in pratica ogni giorno, dalla moda alla musica.

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