La Commissione europea avvia una procedura d’infrazione contro la Polonia, inviando “una lettera di messa in mora, per violazione del diritto dell’Ue”. La Commissione ritiene che la nuova legge polacca sul Comitato statale per l’esame dell’influenza russa sulla sicurezza interna della Polonia tra il 2007 e il 2022, in vigore dal 31 maggio 2023, “interferisca indebitamente con il processo democratico”. Lo comunica in una nota l’Esecutivo europeo. La decisione arriva dopo una “valutazione approfondita” da parte della Commissione della nuova legge polacca. In particolare, Bruxelles ritiene che la nuova legge violi: il principio di democrazia; i principi di legalità e irretroattività delle sanzioni e i principi generali della certezza del diritto e del giudicato; il diritto a una tutela giurisdizionale effettiva, il “ne bis in idem” e la tutela del segreto professionale; i requisiti del diritto Ue sulla protezione dei dati. La Polonia ha ora ventuno giorni per rispondere alla lettera di costituzione in mora, in caso contrario la Commissione, può decidere di inviare un parere motivato come fase successiva della procedura di infrazione.