La provincia costiera settentrionale di Esmeraldas, in Ecuador, sta vivendo gli effetti della forte e repentina inondazione di domenica scorsa, quando, a causa di una pioggia particolarmente intensa, sei fiumi (Cube, Viche, Blanco, Súa, Tongichüe, e Teaone) sono esondati, coprendo d’acqua e fango interi quartieri, alcuni dei quali dove vivono le persone più povere e fragili, del capoluogo Esmeraldas e dei villaggi vicini. Ovunque è distruzione, come racconta al Sir il vescovo del vicariato apostolico di Esmeraldas, mons. Antonio Crameri, reduce da una visita alle persone alluvionate.
“Domenica scorsa, in pochi minuti, di fronte a un acquazzone, i corsi d’acqua si sono ingrossati e poi sono esondati, invadendo, per esempio, i quartieri La Propicia, Carlos Concha e il villaggio di Tabiazo. Il tutto è accaduto in dieci minuti, una cosa impressionante. L’acqua era già al primo piano, le strade erano trasformate in fiumi. Per fortuna era pieno giorno, la gente è riuscita a mettersi in salvo, al momento si registra una vittima, un giovane affogato, essendo scivolato nell’acqua. Ma le persone alluvionate sono almeno 15mila, molte di queste hanno perso quel poco che avevano. Oggi (ieri per chi legge, ndr) ho visitato le popolazioni colpite, si tratta in gran parte di poveri”.
Prosegue il vescovo: “La solidarietà della gente si è mossa, stiamo cercando di coordinarla. Aspettiamo degli aiuti anche dall’esterno, purtroppo l’alluvione ha colpito i quartieri più poveri della città. Ma la situazione è molto difficile, ora siamo preoccupati per la situazione sanitaria, per il rischio di epidemie e di diffusione di malattie provocate dalle zanzare, malaria, dengue, chikungunya”.
Anche altre località costiere della provincia sono state inondate e alcune strade sono interrotte. “Il disastro è davvero grande. Ciò che colpisce, anche in questo frangente, è la totale assenza dello Stato. Il presidente Lasso si è limitato a sorvolare la zona con l’elicottero, poi è andato al ristorante. Questa è una zona da sempre dimenticata”, afferma al Sir don Daniele Favarin, missionario fidei donum della diocesi di Padova, che vive da molti anni nella provincia.
Nel frattempo, dalla capitale Quito, l’arcivescovo Alfredo José Espinoza Mateus ha annunciato che l’arcidiocesi e la Caritas hanno lanciato una campagna di solidarietà in cui chiedono di “non rimanere indifferenti di fronte alle tragedie naturali che stanno colpendo il Paese”.