I vescovi greco-cattolici romeni si riuniscono a Blaj per la sessione ordinaria di primavera del Sinodo della Chiesa romena unita con Roma, greco-cattolica. Sull’agenda figurano varie questioni di carattere canonico, pastorale e amministrativo. I lavori, che iniziano domani, 7 giugno, si svolgeranno sotto la presidenza dell’arcivescovo maggiore, il card. Lucian Mureșan, che due settimane fa ha compiuto novantadue anni. Uno dei temi prioritari riguarda il diritto particolare della Chiesa greco-cattolica romena, secondo il Codice di diritto canonico delle chiese orientali. Alla fine di maggio, la Commissione sinodale incaricata per la redazione delle norme del diritto particolare ha portato a termine una proposta che sarà presentata ai vescovi durante il Sinodo. Inoltre, nel pomeriggio di domani i vescovi prenderanno parte all’apertura del simposio dedicato alla commemorazione dei settantacinque anni da quando la Chiesa greco-cattolica romena è stata abolita illegalmente dalle autorità comuniste. L’evento, che si svolge a Blaj fino al 10 giugno ed è organizzato dall’arcieparchia di Alba Iulia e Făgăraș e dall’Istituto di investigazione dei crimini del comunismo, include conferenze, dibattiti, mostre, film, tavole rotonde e presentazioni di libri. I lavori del Sinodo finiscono giovedì 8 giugno. La Chiesa greco-cattolica romena include l’arcieparchia maggiore di Alba Iulia e Făgăraș, con sei eparchie suffraganee: cinque in Romania e una a Canton (Ohio), negli Stati Uniti.