“L’Italia è oggi impegnata, con gli altri Paesi Ue a dare corpo all’idea dell’Europa della salute. In Italia, in particolare, il sistema sanitario per decenni è stato oggetto di una politica di tagli lineari che hanno determinato criticità, che negli anni si sono cronicizzate, e che sono stati poco utili a garantire il recupero dell’appropriatezza. Oggi possiamo ritenere definitivamente conclusa la fase di definanziamento. Questo Governo nonostante le oggettive difficoltà economiche, la crisi energetica e la guerra russo-ucraina, ha aumentato le risorse destinate alla sanità: nel triennio 2023-2026 sono stati stanziati circa 7 miliardi e mezzo di euro in più rispetto al passato. Solo nel 2023 abbiamo reso disponibili 3 miliardi e mezzo in più”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci aprendo la cerimonia inaugurale della 28ma edizione della conferenza annuale della European Health Management Association (Ehma) che l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari – Facoltà di Economia dell’Università Cattolica (Altems) e l’Ehma promuovono dal 5 al 7 giugno nell’Auditorium del campus di Roma dell’Ateneo.
“Accanto alle risorse, occorre visione – ha continuato il ministro -, e il coraggio di attuare una riforma sanitaria che vada oltre singoli interventi tampone, a partire dalla revisione dei modelli assistenziali. In quest’ottica appare prioritario ripensare i nostri modelli organizzativi e lo vogliamo fare cambiando la prospettiva dalla quale guardiamo al sistema sanitario: sino ad ora è stato pensato e costruito partendo ‘dal lato dell’offerta’, dal lato degli operatori. Dobbiamo ri-progettare il sistema sanitario mettendoci decisamente dalla parte di chi ne beneficia: dalla parte dei cittadini e dei pazienti”.
La conferenza Ehma 2023 è stata aperta da Americo Cicchetti, ordinario di Organizzazione aziendale alla Facoltà di Economia dell’Università Cattolica e direttore Altems: “Ci troviamo in un momento certamente significativo per la vita del nostro Servizio sanitario nazionale sul quale si è riacceso il dibattito sulla sua sostenibilità. Nel nuovo scenario italiano ed europeo sarà cruciale riprogettarlo su basi culturali totalmente nuove: smettendo di disegnare le nostre organizzazioni nella prospettiva di chi offre i servizi, ma mettendoci nei panni di chi ne usufruisce, pazienti e cittadini. Questi tre giorni nell’Ehma Conference saranno preziosi per comprendere quali traiettorie di innovazione organizzativa dovremo intraprendere per garantirci la sostenibilità del Ssn”.