“Joaquin Navarro Valls ha avuto la capacità di farci vedere l’umanità di Giovanni Paolo II nella sua sanità”. Lo ha detto padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, intervenuto alla presentazione, presso la Pontificia Università della Santa Croce, del volume “I miei anni con Giovanni Paolo II” (Mondadori), pubblicato postumo per volete dell’autore. Tra gli aspetti più originali del libro, Lombardi ha citato ‘”il metodo delle cene di lavoro: nessun altro Papa, come Giovanni Paolo II, ha usato i pranzi e le cene con gli ospiti per affrontare di volta in volta i vari problemi. Navarro è stato molto favorito dal fatto che il Papa vedesse persone ogni giorno, a pranzo o a cena, e ciò ci fa capire perché ci siano stati tanti incontri informali tra di loro”. Altro privilegio, quello di poter trascorrere le vacanze con Karol Wojtyla: “Per Navarro, come racconta nel libro, sono state l’occasione di lunghe conversazioni. Navarro Valls era un grande conversatore e questo lo ha aiutato molto, anche nelle relazioni con persone molto importanti”. Un “contributo storico” presente inoltre nel volume, secondo Lombardi, è “il modo in cui Navarro spiega, in modo dettagliato, l’insorgere del Parkinson: come si arriva alla prima diagnosi, come segue la vicenda, ne annota gli sviluppi e segue i tentativi di cura”. Infine, la domanda sulle dimissioni: “Quella del Papa polacco è stata la scelta mistica della croce fino in fondo, ma nel libro – ha concluso Lombardi – si scopre che è stata una domanda che il Santo Padre si è fatto personalmente molte volte, che ci ha riflettuto e pregato per molti anni”.