Papa Francesco: A Sua Immagine, “i media aiutino a fare amicizia”. Attenzione al “complesso del pavone”

(Foto Vatican Media/SIR)

“I media devono aiutare a trovarsi, a capirsi, a fare amicizia. A mandare via i diavoletti che rovinano la vita della gente. Questa è la positività. Non è soltanto parlare di religione. Certo, si può parlare di Dio. Ma anche custodire l’umanità, l’umanesimo”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso della sua partecipazione ad “A Sua Immagine” presso il Centro di produzione Rai di Saxa Rubra, avvenuta sabato 27 maggio e trasmessa questa mattina in una puntata speciale dal titolo “La forza della vita”. L’incontro, che Papa Francesco ha organizzato personalmente attraverso don Marco Pozza, è stato un momento storico perché per la prima volta un Pontefice si è recato ospite in un programma tv. La trasmissione, condotta da Lorena Bianchetti e firmata da Gianni Epifani e Laura Misiti, è nata nel 1997 dalla collaborazione tra Rai e Cei. Nel corso del dialogo con la conduttrice e gli ospiti in studio, il Papa si è soffermato tra l’altro sul tema della gratuità, sottolineando che “siamo male abituati. Il Signore è stato tanto buono con noi, che ci ha abituati ad avere il senso della gratuità e noi vogliamo tutto gratis. Tutto gratis. E la gratuità è una cosa molto grande di Dio, che ci ama gratuitamente. Ma noi dobbiamo dare il nostro, sviluppando le nostre cose. In questo – ha spiegato Francesco – c’è lo sforzo che si deve fare sempre. Nessuno può dare gratuitamente, se non ha l’esperienza di guadagnare quella gratuità”. Quanto alle difficoltà relazionali, il Santo Padre ha parlato del complesso del pavone: “Non so se questa categoria esiste in psicologia. Quello che non fa il pavone, si sente poca cosa. E c’è quell’uomo, quella donna che tutti i giorni va a lavorare, progredisce e poi è capace di acquistare una casa e fare una famiglia. Nessuno di loro fa il pavone. Ma quelli che sono un po’ superficiali, cadono nella tentazione del pavone. Cercano di apparire, di fare finta di… e questa non è la strada. Finirai male come tutti, no? Come tutti coloro che non giocano sulla vera strada. La vita è per viverla, non per fare il maquillage”.

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