Prosegue con successo il progetto “Ragazzi in cammino” promosso dall’organizzazione di volontariato Agevolando nell’ambito del “Programma Formula” di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione Cesvi. Obiettivo di progetto quello di aiutare i care leaver dell’Emilia-Romagna, ovvero quei ragazzi e ragazze appena maggiorenni provenienti da un periodo dell’infanzia o dell’adolescenza trascorso in comunità di accoglienza, case famiglia o in affido, a raggiungere la propria autonomia personale e professionale.
Ieri si è tenuta una visita alla sede di Agevolando, a Bologna, durante la quale è stato possibile avere un focus sul mondo dei care leaver e del leaving care, ascoltare alcune storie personali di care leaver, ma anche le strategie di intervento e i risultati conseguiti nell’ambito del progetto.
Il progetto coinvolge direttamente care leaver tra i 17 e i 25 anni, italiani e stranieri, in uscita o già usciti da percorsi di accoglienza “fuori famiglia” e, ad oggi, ha già coinvolto 13 giovani. I beneficiari, ragazzi e ragazze che non hanno altre opportunità e appartengono a “zone grigie” non adeguatamente tutelate, partecipano attivamente in ogni fase del progetto e direttamente alla costruzione del proprio percorso individuale. L’iniziativa vede coinvolti inoltre tutti gli attori del sistema di accoglienza e integrazione delle province dell’Emilia-Romagna incluse, oltre 30 soggetti tra comunità per minori, famiglie affidatarie, Servizi Sociali, reti di tutela dei diritti, enti di formazione, soggetti ospitanti e così via.
Nel dettaglio, i fondi raccolti hanno reso possibile finanziare delle “doti” per coprire le spese relative a quattro ambiti tematici individuati come decisivi nella sfera di ogni giovane adulto: abitativo, formativo, lavorativo e relazionale. Le doti sono personalizzabili per ciascun care leaver e permettono di risolvere problemi pratici per l’attuazione dei progetti individuali, creando nel contempo un percorso di crescita personale e di inclusione. Ciascuna dote è infatti pari a un massimo di 3.000 euro a beneficiario. Una volta analizzato il percorso di vita del ragazzo si costruisce insieme il progetto individuale, definendo come utilizzare il contributo economico per facilitare il raggiungimento della piena autonomia personale. Il percorso prevede per alcuni beneficiari delle azioni di formazione e inclusione lavorativa per l’acquisizione e il rafforzamento di competenze trasversali.
Federico Zullo, presidente e fondatore di Agevolando, afferma: “Quando ti trovi solo, a 18 anni o poco e più, e devi intraprendere un percorso di autonomia ‘forzato’ e repentino, emerge spesso il rischio di essere costretti a fare dei ‘salti’ troppo lunghi, lasciando per strada quelle necessarie acquisizioni e azioni che – se non portate a termine – possono rappresentare delle carenze tali da compromettere tutto il cammino verso un futuro dignitoso. Con le doti e l’accompagnamento che ne consegue, i ragazzi possono fermarsi, pensare ai loro bisogni e desideri sentiti come più urgenti e trovare lo spazio necessario per poterli soddisfare. Possono così rafforzare quell’impalcatura utile per consolidare le basi per camminare dritti verso il loro futuro”.