Visite guidate, escursioni nelle cappelle di montagna, giochi per bambini, concerti, conferenze e letture pubbliche, apertura di spazi della chiesa altrimenti non accessibili come cripte e campanili, benedizione di biciclette, prove alla tastiera dell‘organo, momenti di meditazione e preghiera: sono stati davvero di tutti i generi i 118 appuntamenti proposti ieri sera in 69 luoghi sacri – chiese e cappelle – della diocesi di Bolzano-Bressanone che hanno aperto le loro porte per la “Lunga notte delle chiese” edizione 2023. Un’attenzione particolare è stata dedicata nella Lunga notte di quest’anno alle cappelle private dei masi di montagna: in Alto Adige sono 630, documentate dall’Associazione delle coltivatrici sudtirolesi, e 19 di questi gioielli rurali ieri sera hanno aperto al pubblico.
Giovani e adulti, molti alla loro prima partecipazione, hanno risposto al ricco programma offerto dalle parrocchie in collaborazione con l’Ufficio pastorale diocesano e lo specifico gruppo di lavoro del Servizio giovani. “La lunga notte delle chiese mostra com’è realmente la Chiesa al di là dei soliti cliché: radicata e stimolante, attenta alle tradizioni e innovativa, diversificata e capace di unire”, sottolinea il direttore dell’Ufficio pastorale, Reinhard Demetz.
Come dalla prima edizione nel 2014, ripresa nel 2022 dopo due anni di stop causa pandemia, anche quest’anno la “Lunga notte” in Alto Adige ha offerto ai partecipanti vecchi e nuovi l’opportunità di conoscere le chiese, non solo come edifici ma soprattutto per quello che offrono, invitando a riscoprire i loro tesori spirituali, culturali, sociali, musicali, artistici.