“In un momento in cui sono sorti problemi molto grandi nei rapporti tra Russia e Occidente, in cui ci troviamo di fronte sia a grandi tensioni nell’ambito delle relazioni politiche sia a reali minacce di un grande conflitto armato mondiale, è molto importante che tutte le forze interessate a mantenere la pace e la giustizia si uniscano per prevenire un tale possibile sviluppo di eventi”. Lo ha detto il Patriarca di Mosca Kirill incontrando oggi a Mosca il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, “giunto in Russia per una missione speciale di pace per conto di Papa Francesco, presso la Sede Patriarcale e Residenza sinodale nel monastero di Danilov”. Secondo un lungo comunicato pubblicato dal Patriarcato di Mosca, all’incontro hanno partecipato anche il metropolita Anthony di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, l’arciprete Nikolai Balashov, consigliere del patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, e l’archimandrita Filaret (Bulekov), vicepresidente del Decr. Il card. Zuppi era accompagnato dall’arcivescovo Giovanni D’Agnello, nunzio apostolico presso la Federazione Russa, da mons. Peter Tarnavsky, consigliere della Nunziatura apostolica presso la Federazione Russa, e da mons. Paul Butnaru, membro della Segreteria di Stato del Vaticano. Kirill ha ricordato l’esperienza di interazione che la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana hanno maturato in contesti storici difficili.:”Penso che anche nelle condizioni attuali, segnate anche da molti rischi e molti pericoli, le Chiese possano, con sforzi congiunti, impedire lo sviluppo negativo delle circostanze politiche e servire la causa della pace e della giustizia”. A sua volta, il cardinale Matteo Zuppi ha portato i saluti di papa Francesco al patriarca. Secondo quanto riporta il Patriarcato, il card. Zuppi ha detto: “Come cristiani, dobbiamo aiutarci a vicenda per capire come agire”. “Di fronte alle oggettive difficoltà di questo tempo, dobbiamo capire cosa ci chiede il Signore. E siamo molto contenti oggi di potervi ascoltare e risolvere i problemi esistenti”. “La situazione in Ucraina è estremamente dolorosa per me personalmente”, ha detto il patriarca Kirill. “Dirigo la Chiesa ortodossa, il cui gregge si trova sia in Russia che in Ucraina, e in altri Paesi. Ed è per questo che la sofferenza del popolo ucraino e russo ferisce profondamente il mio cuore. Ecco perché, dal 2014, in tutte le nostre chiese offriamo preghiere speciali e intense per la pace in Ucraina. Usiamo e continueremo ad usare tutti i mezzi per porre fine a questo terribile conflitto il prima possibile, in modo che ci siano meno vittime possibili”. Gli interlocutori – si legge nel comunicato – hanno ritenuto particolarmente importante nella situazione attuale concentrarsi sulla risoluzione delle questioni umanitarie. Inoltre, il Patriarca Kirill “ha informato l’alto rappresentante di Papa Francesco sulle persecuzioni subite da comunità, clero e fedeli della Chiesa canonica ortodossa ucraina”. Le parti hanno concordato di mantenere ulteriormente i contatti, scrive il Patriarcato, e al termine dell’incontro, gli interlocutori si sono scambiati dei doni.