Il Consiglio europeo di giovedì 29 e venerdì 30 giugno sarà preceduto da un pranzo con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, “con il quale potremo confrontarci sui temi della sicurezza globale ed europea”. Lo annuncia Charles Michel, nella lettera di convocazione del summit, spedita ai 27 capi di Stato e di governo dei Paesi membri dell’Unione. “La guerra della Russia in Ucraina continua senza sosta. La nostra incrollabile unità è in contrasto con la disunione in Russia mostrata dagli eventi di questo fine settimana”, sottolinea il presidente del Consiglio europeo. “La distruzione della diga di Kakhovka all’inizio di questo mese è uno dei più grandi disastri causati dall’uomo del nostro tempo. Oltre alle drammatiche conseguenze a cui abbiamo già assistito, sta minacciando anche la più grande centrale nucleare d’Europa. In queste circostanze, ribadiremo sempre di più il nostro impegno a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario, anche attraverso un’assistenza finanziaria e militare sostenibile. Dovremmo anche discutere su come intensificare ulteriormente il sostegno internazionale alla Formula di pace dell’Ucraina”.
“L’anno scorso a Versailles abbiamo deciso di assumerci maggiori responsabilità per la nostra sicurezza e difesa europea. Ora è il momento di valutare la nostra posizione e discutere su come accelerare il nostro lavoro in modo da tener fede ai nostri impegni”, scrive Michel. “Ci scambieremo anche opinioni sulla nostra situazione economica. Vorrei che facessimo il punto sui progressi nell’aumentare la nostra competitività, rafforzare la nostra base economica e migliorare la nostra sicurezza e resilienza economica, riflettendo su ulteriori azioni che potrebbero essere necessarie”.
Sul tema migrazioni osserva: “Il recente tragico naufragio nel Mediterraneo e le numerose vite perse ci ricordano con forza la necessità di continuare a lavorare incessantemente alla sfida migratoria europea. Dopo la relazione della presidenza del Consiglio e della Commissione, esamineremo la situazione migratoria e i progressi compiuti nell’attuazione delle nostre conclusioni di febbraio”.
Fra gli altri temi nell’agenda del Consiglio europeo i rapporti con la Cina e il punto della situazione sui Balcani occidentali.