“Ci vuole una pastorale in cui è bene alzare lo sguardo” e anche “il tiro della proposta culturale”. Lo ha ribadito questa mattina don Alberto Brignoli, parroco in cinque comunità montane della diocesi di Bergamo, intervenendo alla tavola rotonda “Esperienze e proposte nelle piccole parrocchie disseminate nelle nostre pianure, valli e montagne” nell’ultimo giorno della 72ª Settimana nazionale di aggiornamento pastorale sul tema “‘Andò in fretta verso la montagna’ – Esisterà ancora nei piccoli paesi la comunità cristiana che segue e annuncia Cristo?” promossa a Lucca per iniziativa del Centro di orientamento pastorale (Cop).
La riflessione del sacerdote si è sviluppata attorno a tre verbi. Il primo è “salvaguardare”, cioè “muoversi tra rinnovamento e tradizione”. Il secondo è “riguardare”, che significa “avere cura per i malati e per gli anziani; per i ragazzi ai quali va offerto il massimo, pochi o tanti che siano; per i beni materiali, rappresentati dal patrimonio artistico-religioso e da quello naturale evitando che le amministrazioni comunali compiano scelte di edilizia selvaggia”. Infine, il neologismo “oltreguardare”, per essere capaci di “attuare vie nuove”.