Se la crescita dell’economia globale negli ultimi decenni ha riversato qualche stilla di risorse verso le aree meno fortunate, pandemia e rinnovate tensioni internazionali, a partire dalla guerra scatenata dalla Federazione Russa contro l’indipendenza dell’Ucraina, hanno provocato un rallentamento delle economie, con una contrazione delle capacità di spesa in tutti i Paesi e soprattutto in quelli a più basso reddito. Le tensioni geopolitiche rischiano altresì di alimentare progressive fratture nei rapporti internazionali, tali da compromettere il contesto degli accordi raggiunti in sede globale nello stesso sistema delle Nazioni Unite. Con il rischio di riproporre la narrativa di un mondo diviso tra un club di Paesi agiati e arroccati nel loro egoismo, di Paesi protagonisti, come i Brics, di un impetuoso, talvolta contraddittorio, ciclo di sviluppo e, infine, di Paesi del sud abbandonati a un destino di povertà”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Palermo al XVI Simposio Cotec Europa “Innovazione nella finanza sostenibile”.
“È evidente la presenza di tensioni in questa direzione, con l’affievolimento delle iniziative che tengano conto della indivisibilità del destino dell’umanità”, ha osservato il Capo dello Stato, secondo cui “la riflessione proposta per iniziativa dei tre Paesi qui rappresentati manifesta l’intenzione di non arrendersi a una deriva di questo tipo e, al contempo, dimostra la consapevolezza del ruolo che possono assumere, per combatterla, le istituzioni finanziarie internazionali e i soggetti della finanza”.