La Commissione nazionale per la pastorale delle dipendenze e delle tossicodipendenze della Chiesa argentina ha ribadito la necessità di “assumersi gli impegni” che comporta affrontare le sfide presentate dal crescente consumo di droga nel Paese.
Nell’ambito della Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, la Commissione ha ribadito alcuni punti fermi: “Non rendere naturale il consumo, perché la droga uccide sempre; combattere l’apatia, l’insensibilità e l’indifferenza, perché la droga è un problema di tutti; continuare a gridare con veemenza e disperazione ‘Mai più un ragazzo in meno per colpa della droga!’, perché la droga uccide nel centro delle nostre città, ma soprattutto nelle periferie dei nostri quartieri, dove i nostri bambini poveri sono perennemente a rischio; dire no alla depenalizzazione delle droghe, perché la realtà stessa conferma che la droga uccide sempre, soprattutto i più vulnerabili”.
Prosegue la nota della Commissione: “La nostra profetica denuncia di ciò che la droga genera nei nostri giovani, attraverso le azioni dei mercanti di morte nei nostri quartieri, ha portato spesso molti operatori pastorali a vivere questo impegno e questo servizio generoso fino all’estremo, subendo minacce – anche di morte – e abusi, come tanti che hanno fatto della loro vita un dono d’amore da martiri”. Anche per questo, sono importanti “la testimonianza quotidiana e la nostra capacità di dialogo con gli organi statali legati a questo problema”.