Sanità: Calamai (Dg Ausl Ferrara), “siamo la maggioranza degli operatori. Senza parità salariale e decisionale è impossibile la ripresa economica”

“Abbiamo una sanità e un servizio socio-sanitario con una netta prevalenza femminile. Le donne sono le maggiori fruitrici dei servizi sociali, sanitari e territoriali, occupano in modo preponderante le professioni come quella infermieristica, circa l’87%. La maggior parte dei caregiver sono donne. Le professioniste devono, perciò, poter dire la loro sui modelli organizzativi della sanità”. A dirlo è Monica Calamai, direttrice generale Ausl Ferrara, Commissaria Straordinaria Azienda Ospedaliera Universitaria Ferrara, durante i lavori della terza edizione della convention “Donne, salute, territorio” organizzata dalla community Donne Protagoniste in Sanità, di cui Calamai è coordinatrice.
“La maggior parte della forza lavoro che fornisce i servizi essenziali alla cura delle persone – sottolinea Calamai – è costituita da donne. In Europa rappresentano il 76% del personale sanitario. Le donne sono una risorsa sociale ed economica e, se non verrà ridotto in modo drastico il gender gap e il divario salariale tra uomini e donne che ancora sussiste a parità di lavoro, non sarà possibile l’auspicata ripresa: anche per questo l’eguaglianza di genere deve diventare una priorità nell’agenda della politica. Tra i 17 obiettivi dell’Agenda 2030, al numero 5 c’è previsto proprio quello di colmare il gender gap per permettere anche un’accessibilità ai servizi socio-sanitari più equa e giusta. E’ fondamentale – conclude Calamai – sottolineare l’unicità, competenza e professionalità della componente femminile come evidenziato dai risultati accademici, per contro si registra l’arretratezza dell’Italia su questo tema rispetto ad altri paesi europei”.

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