L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Pace) chiede al Comitato olimpico internazionale (Cio) e ai suoi organi sportivi di “vietare la partecipazione di atleti russi e bielorussi ai Giochi olimpici e paralimpici di Parigi e a tutti i grandi eventi sportivi finché la guerra di aggressione della Russia continuerà”. La Pace chiede di mantenere la posizione espressa nel 2022. Il Cio sta valutando se consentire agli atleti con passaporto russo o bielorusso di gareggiare a Parigi come “atleti neutrali”. Ma la Pace, adottando una risoluzione sulla relazione della deputata del Partito dei Popolari, Linda Hofstad Helleland, afferma che qualsiasi partecipazione è “impensabile, sarebbe certamente usata come strumento di propaganda e impedirebbe di fatto ad altri atleti non ultimi quelli ucraini di partecipare”. I parlamentari sottolineano che gli atleti russi e bielorussi, spesso di squadre sportive militari, ricevono stipendi statali: “sembra impossibile che possano dimostrare la loro neutralità e distanza da questi regimi”. Mentre, sulla questione dell’assenza di un accesso libero e sicuro al corridoio di Lachin per la popolazione armena del Nagorno-Karabakh, la Pace ribadisce: “una risposta umanitaria da sola non è sufficiente ed è necessaria una soluzione politica” e un “coinvolgimento internazionale neutrale”. La Pace ha adottato una risoluzione sul rapporto del parlamentare, Paul Gavan della Sinistra unita. Si sottolinea che l’Azerbaigian ha “la responsabilità di proteggere e garantire la sicurezza di tutti coloro che vivono all’interno dei confini internazionalmente riconosciuti”.