“La scelta di assegnare un estratto degli ‘Scritti civili’ di Vittorio Bachelet, pubblicati dall’Editrice Ave, come traccia per la seconda prova scritta prevista per il liceo delle Scienze umane, mi riempie di gioia. È una felice occasione per avvicinare i nostri giovanissimi alla figura e all’opera di un grande uomo, che fu presidente dell’Azione cattolica in anni non facili per il nostro Paese e la sua democrazia; un cristiano esemplare e un servitore della Repubblica sino all’estremo sacrificio”. Lo dichiara Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana. “Spero siano tanti gli studenti che hanno scelto di misurarsi con questo ‘credente al servizio delle istituzioni’. Ancora oggi, la sua vita ha molto da dire ai nostri giovani, ed anche ai più grandi. Ci mostra cosa significa amare e servire il proprio Paese e le sue istituzioni democratiche, ci insegna che tutti possiamo essere ‘cittadini attivi’ se solo lo vogliamo, e ci insegna allo stesso tempo, la responsabilità che questo comporta, che l’essere cittadini comporta. Significa impegnarsi perché i diritti come i doveri siano di tutti, che dove c’è ingiustizia, povertà e disuguaglianza, lì dobbiamo volgere il nostro sguardo”.
Notarstefano aggiunge: “Vittorio Bachelet ci ha testimoniato, attraverso il suo sorriso carico di speranza, che in Ac ben conosciamo, che l’umanità è fatta di fratelli e sorelle che devono avere cura gli uni degli altri e della casa comune. Sapendo che il primo passo, sta – come amava dire – ‘nella necessità di formare i giovani alla responsabilità, alla saggezza, al coraggio e, naturalmente alla giustizia. In particolare, dovrà coltivarsi nei giovani la virtù della prudenza’”. E conclude: “una virtù cristiana e laica allo stesso tempo”.