In occasione della Giornata mondiale del rifugiato promossa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, oggi si ritornerà a giocare in campo per la partita di calcio solidale “Io ci sono”, organizzata dalla Fondazione Mondo Digitale per sostenere con lo sport i valori di integrazione e accoglienza.
Quest’anno si torna a giocare a Reggio Calabria, a 200 chilometri da Cutro, lo scorso febbraio teatro di una strage di migranti. I ragazzi volontari delle associazioni e delle parrocchie, rifugiati ospiti nelle strutture di accoglienza, minori in stato di messa alla prova, studenti, atleti delle società sportive del territorio e operatori delle associazioni del terzo settore, si sfidano in un triangolare di calcio a squadre miste.
Il campetto che ospita la partita si trova ad Arghillà, quartiere di estrema fragilità sociale con alto tasso di povertà educativa nella città metropolitana di Reggio Calabria. La Fondazione Mondo Digitale organizza l’evento insieme al Comitato provinciale del Centro sportivo italiano (Csi), che opera da anni sul territorio, e con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria. Si gioca in una ex discarica sequestrata e più volte riqualificata e ora trasformata in campo sportivo con l’aiuto del lavoro di integrazione e di partecipazione degli operatori e volontari del Csi Reggio Calabria, assieme ai tanti ragazzi del quartiere. L’area, ora completamente bonificata, ospita un campetto polivalente realizzato dal Comune. Un “scelta di campo” che rinforza ancora di più il messaggio condiviso di solidarietà, partecipazione e inclusione. Al calcio d’inizio di “Io ci sono” presso il “Campetto Polivalente Modenelle” di Arghillà, previsto alle 18, saranno presenti anche le istituzioni. Per i saluti interverranno Paolo Cicciù, presidente provinciale del Csi, e Giulia Melissari, referente territoriale per Fondazione Mondo Digitale.