Vado Ligure si prepara a festeggiare il patrono san Giovanni Battista. Come da tradizione, i festeggiamenti inizieranno la sera della vigilia, venerdì 23 giugno, con i fuochi d’artificio. Sabato 24 giugno ci saranno la fiera per le strade del centro e la solenne processione con la “cassa” lignea del Battesimo di Cristo e i Cristi delle confraternite ospiti.
La statua è uno dei fulcri della devozione dei vadesi. È conservata all’interno di una teca trasparente nella parrocchiale San Giovanni Battista, nella cappella del Battistero, la prima sulla sinistra, ed è opera di Anton Maria Maragliano. In occasione della festa viene arricchita dalla Croce di San Giovanni e da cinque testine d’angelo intorno alla raggiera. Probabilmente fu acquistata nella prima metà del XVIII secolo, quando furono compiuti i lavori di costruzione della chiesa.
Finale Ligure celebrerà il Battista, al quale è intitolata la chiesa madre, con il rosario meditato del triduo di preparazione. La sera del 23 giugno e per tutta la giornata del 24 saranno esposti alla venerazione e alla preghiera la reliquia del santo e un quadro raffigurante l’effige del Battista, normalmente conservato nella quadreria privata della parrocchiale. Le celebrazioni si concluderanno, alla presenza delle autorità, con la messa solenne delle ore 18.
La primitiva chiesa dedicata al Precursore era l’antica pieve del Finale, le cui origini risalgono al V-VI secolo e i cui resti sono oggi visibili sotto l’attuale chiesa dei Cappuccini in via Brunenghi. L’intitolazione al Battista era molto diffusa in età longobarda e sicuramente alla fine del Medioevo la pieve era intitolata al santo.
A Stella il 24 giugno la festa sarà preceduta dal tradizionale falò in via Sansobbia, in località Orbassana. Le celebrazioni liturgiche in programma prevedono, come momenti clou, la messa e la processione per le vie del paese, a cui parteciperanno la banda e le confraternite del territorio. Sul percorso sfileranno i crocifissi e la cassa processionale raffigurante il battesimo di Cristo, scolpita nel 1811 dallo scultore Stefano Murialdo detto il Crocetto e restaurata nel 2011.