“Il settore della sanità sta uscendo faticosamente dalla crisi generata dalla pandemia. Non siamo ancora in grado di stabilire quali ‘danni collaterali’ alla salute degli italiani abbia causato l’emergenza sanitaria”: lo fa notare il direttore scientifico di Osservasalute, Alessandro Solipaca, presentando oggi a Roma il XX Rapporto Osservasalute 2022, curato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane che opera nell’ambito di Vihtali, spin off dell’Università Cattolica, presso il campus di Roma. “Quel che è certo – prosegue – è che non ci sarà un aumento consistente del finanziamento ordinario del Ssn da parte dello Stato, come testimonia lo stanziamento previsto nel Def 2023 che prevede, per il 2025, 135 miliardi di euro e, per il 2026, 138 miliardi di euro. Si tratta di stanziamenti che lasciano sostanzialmente invariata la quota di ricchezza nazionale allocata sulla sanità pubblica, il 6,2% del Pil”.