“I politici hanno dei modelli di riferimento?”: è quanto si chiede Johann Kiem, referente diocesano per i problemi sociali e del lavoro della Chiesa di Bolzano-Bressanone, alla vigilia del 22 giugno, giorno in cui ricorre la memoria di san Tommaso Moro. “Guardare a Tommaso Moro, patrono dei governanti e dei politici, potrebbe incoraggiarli a prendere il santo come esempio, soprattutto in vista delle prossime elezioni provinciali”, l’auspicio espresso.
L’obiettivo dell’azione politica di Tommaso Moro (1478-1535) fu soprattutto quello di promuovere la giustizia sociale e di costruire la pace tra i popoli, mettendo in primo piano la voce della sua coscienza. “Tra pochi mesi noi elettori decideremo la composizione del Consiglio provinciale dell’Alto Adige”, ricorda Kiem, che sottolinea l’importanza di politiche orientate al bene comune, socialmente giuste ed ecologicamente sostenibili.
A tal proposito il referente diocesano incoraggia a guardare il programma dei partiti e le posizioni dei politici anche in questi ambiti. E si chiede se intendano impegnarsi “per una società in cui i più forti si assumano la responsabilità dei più deboli; per una comunità a cui possano partecipare tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine, cultura o religione; per un sistema economico socialmente sostenibile; per misure chiare e incisive a tutela della vita umana, del creato e del clima; per un chiaro impegno a favore della famiglia; per la tutela della domenica e dei nostri giorni festivi come tempo libero dal lavoro e dal consumo; per una buona e autentica convivenza dei gruppi linguistici in Alto Adige”.
Kiem sottolinea che la Chiesa deve essere apartitica, ma non apolitica o imparziale. “Come credenti ci schieriamo consapevolmente dalla parte dei concittadini bisognosi e ci battiamo per una maggiore giustizia sociale, per la salvaguardia del creato e per la convivenza pacifica tra le persone”, conclude il referente diocesano.